PORTOPALO - Si avvicina l'inizio dei lavori per la realizzazione del nuovo sistema portuale di Portopalo di Capopassero. Il 31 maggio si è infatti tenuta, nell'aula consiliare del comune di Portopalo, la conferenza dei servizi per la concessione delle aree e dello specchio d'acqua demaniali di Port-One, l'approdo turistico nella parte ad est della rada. E visti i pareri favorevoli, espressi dai diversi membri della commissione, nella conferenza dei servizi del prossimo 6 luglio si potrebbe procedere all'approvazione del progetto. Quindi, nei primi giorni del prossimo anno, potrebbero avere inizio i lavori di sistemazione e riqualificazione di Port- One, che vedranno impegnate circa quaranta maestranze, avranno la durata di un anno e mezzo e un costo di quasi quattro milioni di euro. Secondo il progetto del nuovo sistema portuale, realizzato dalla Fn progettazioni, Port-One consentirà l'approdo a circa duecento barche di piccole dimensioni (fino a dieci metri) e garantirà alcuni servizi essenziali per i diportisti, quali bar e ristoranti, ma non strutture ricettive, previste invece dal progetto dell'approdo ovest, Chiusa dell'Alga. Un progetto sicuramente importante, soprattutto in vista di un processo di valorizzazione delle risorse ambientali e culturali di Portopalo, che potrebbe portare a un notevole incremento del turismo, ma senza mai trascurare l'impatto ambientale che una struttura simile potrebbe avere sul territorio di Portopalo. “Il primo obiettivo del progetto – tiene infatti a precisare l'ingegnere Franco Nobile, responsabile della Fn progettazioni – è quello di rispettare l'impatto ambientale che una tale struttura può avere sul territorio e di fare in modo che questo nuovo sistema portuale si integri perfettamente con il resto del paesaggio e delle strutture già esistenti”.
E anche nell'ultima conferenza dei servizi tutti i membri della commissione hanno posto come condizione al loro parere favorevole alcuni aspetti, tra l'altro già previsti dal progetto. Il nuovo porto di Portopalo di Capopassero dovrà infatti integrarsi perfettamente al resto del sistema portuale della Sicilia, nell'ottica della tutela dell'ambiente, della destagionalizzazione dei flussi turistici e dell'integrazione porto-territori. Il tutto nel rispetto dei parametri di funzionalità, impatto estetico e di sostenibilità ambientale, finalizzati all'adeguamento della progettazione dell'infrastruttura agli standard di qualità indicati nel piano stesso. Ancora da definire, e dunque rimandati ai successivi livelli di progettazione l'approfondimento di alcuni dettagli esecutivi come la scelta delle pavimentazioni dei piazzali e delle dighe foranee, gli elementi di arredo urbano e l'illuminazione. Nel rispetto della tutela paesaggistica dei luoghi è invece già certo che non verranno creati arenili sabbiosi artificiali e che verranno utilizzati massi naturali nella realizzazione e sistemazione delle dighe foranee.
Paola Altomonte
Fonte:
LaSicilia.it il 24-06-2007 - Categoria:
Cronaca