Paradossale e schizofrenica viene definta dai Verdi di Noto la scelta dell'assessore regionale all'industria Noè, di installare le piattaforme di ricerca petrolifera alla foce del Tellaro. Il paradosso consisterebbe, secondo i Verdi, nell'obliare e mortificare completamente ogni sforzo messo in atto dalle realtà locali per la valorizzazione ecocompatibile del territorio.
I fondali della Riserva sono stati inseriti nei siti d'interesse comunitario. Una legge del '91 individua la zona di mare come luogo deputato ad ospitare una Riserva marina. E ancora: università italiane e straniere studiano le biodiversità di questo tratto di mare. Proporre proprio adesso un modello di sviluppo che lede i diritti di tutela del territorio e che appare distante dagli obiettivi che lo stesso Assessorato regionale ai beni culturali sta mettendo in atto, appare ai Verdi, come una scelta non condivisibile. "L'assessore ai beni culturali Granata sembra appartenga ad un altro schieramento politico", sottolinea il portavoce del gruppo Iuvara, "tanto dice di fare per i beni ambientali e culturali mentre nella realtà assiste impotente a comportamenti discutibili della giunta regionale di cui fa parte". L'oltraggio è al paesaggio, un bene da tutti oramai considerato primario e da tutelare. Altrettanto pungenti le osservazioni mosse all'assessore comunale senza deleghe Genovesi. Un recente e immediato appello, in seguito alla diffusione della notizia, era stato lanciato da Pinuccio Genovesi, dimostratosi sempre sensibile alle problematiche di tutela ambientale. "Gli appelli da lui lanciati, sono da noi condivisi nel merito.
Ma Genovesi dimentica di appartenere allo stesso schieramento politico che attualmente, purtroppo, governa la città di Noto, la Regione Sicilia e l'Italia. Vuole forse rappresentare se stesso contemporaneamente come forza di governo e di opposizione? Lo invitiamo a rivolgersi quindi ai suoi referenti politici per invitarli a fare tutto al fine di bloccare un simile tentativo di scempio. In caso negativo ne tragga le conseguenze"! Il Tellaro, da cui la, oramai famosa, villa romana che custodisce i mosaici, prende il nome, è stata culla di tante civiltà. Sfocia in piena Riserva di Vendicari a poche centinaia di metri dalla città greca di Eloro. Negli obiettivi futuri vi è anche la realizzazione di un Parco archeologico. "Riteniamo", continuano i Verdi, " che se fosse realizzata una piattaforma per la trivellazione alla ricerca di greggio in un luogo così delicato, il danno ecologico sarebbe incalcolabile, poiché, malgrado tutti gli accorgimenti, il pericolo d'inquinamento non può essere escluso. Di conseguenza il danno sarebbe irreparabile.
laura valvo
Fonte:
LaSicilia.it il 17-04-2004 - Categoria:
Cronaca