PACHINO – Sono due le ferite che il medico legale Giuseppe Bulla, nell'eseguire ieri l'autopsia, ha trovato sul cadavere di Corrado Spatola, il pensionato di 75 anni trovato cadavere sabato mattina nel cortile della propria abitazione, in contrada Guastella, vicino al mercato ortofrutticolo. Oltre a quella alla testa, che è senza alcun dubbio ha causato la morte dell'uomo, ce n'è un'altra a una spalla. Non è da escludere che entrambe le ferite siano state causate da un unico colpo, sferrato con un corpo contundente; cosa non sarebbe stato possibile stabilirlo: potrebbe essersi trattato di un bastone, o di una spranga, o di un sasso o un qualsiasi pesante oggetto. Insomma, sull'arma del delitto il buio resta fitto.

Dall'esame medico legale sarebbe anche emerso che Corrado Spatola non è morto sul colpo, ma nemmeno molto tempo dopo la brutale aggressione subita. Resta misterioso anche il movente dell'omicidio. I carabinieri, le cui indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Paola Vallario, non sembrano privilegiare alcuna pista. Tuttavia l'ipotesi che ad uccidere il pensionato sia stato uno o più banditi che volevano rapinarlo appare la più plausibile, ma ci sono elementi che inducono ad avere dei dubbi: dalla casa della vittima, infatti, sebbene tutte le stanze siano state messe a soqquadro non sarebbero spariti nè i soldi (i carabinieri hanno infatti trovato al loro posto 1.100 euro), nè un orologio e un bracciale, che a quanto pare non doveva essere così difficile trovare.

Dal riserbo che copre le indagini è, però, trapelata un'indiscrezione che aiuterebbe a fare chiarezza: dalla casa della vittima, infatti, sarebbe sparito un fucile da caccia. Se così fosse, non si può escludere che sia stato proprio questo fucile l'arma con cui Corrado Spatola è stato ucciso. Il luogo dove è stato trovato il cadavere fa pensare che il pensionato sia uscito di casa, forse perché ha sentito dei rumori o il cane che abbaiava. L'assassino lo ha affrontato nel giardino, sferrandogli il colpo alla testa che lo ha ucciso.