PACHINO - «L'amministrazione pachinese ha il dovere di andare avanti nell'azione di governo della città al fine di onorare al meglio il mandato ricevuto dagli elettori». Il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto ad una settimana dall'arresto dell'assessore Giorgio Giliberto, accusato di avere incassato una tangente da un imprenditore locale, rompe gli indugi e spazza il campo da ogni illazione. «Dal punto di vista umano possiamo comprende lo stato d'animo e lo stress psicologico che in questo momento l'ex assessore attraversa. Tuttavia la giustizia deve fare il suo corso anche perché è necessario sgombrare il campo da illazioni e sospetti di qualsiasi sorta. Il clima di sospetto non fa bene a nessuno, e peraltro non c'è nessun motivo perché l'azione amministrativa debba fermarsi dopo gli ottimi risultati ottenuti». Per Bonaiuto la questione Giliberto è dunque solo un incidente di percorso.
«Si tratta certamente di un episodio grave, anzi molto grave, per cui la situazione non va certamente sminuita. Tuttavia si tratta di un episodio circoscritto e limitato. L'azione amministrativa nel suo complesso è sana e trasparente. E la trasparenza degli atti amministrativi sta nel fatto che da quando l'amministrazione si è insediata sono stati eliminate le proroghe dei servizi, ma per tutto vengono espletate delle gare di appalto secondo le regole previste. Dalle norme vigenti, con pubblicazioni di gare, pubblici incanti e quant'altro». L'acquisizione di documenti avvenuta in seno alla casa municipale sembra inoltre non preoccupare il primo cittadino. «Le indagini ci aiuteranno a fare piena luce, -ha continuato Bonaiuto- ed a sgombrare il campo da speculazioni di sorta. Come amministrazione rispettiamo e continueremo a rispettare il protocollo di legalità sottoscritto con l'Apac, per cui le azioni amministrative saranno pienamente trasparenti. E nel caso in specie non c'è una sola delibera illegittima o una determina impugnabile. Delle responsabilità personali ne devono però rispondere i singoli e non è possibile colpevolizzare tutti». Bonaiuto poi fa riferimento anche alla situazione politica ed alla possibile integrazione della giunta. «L'assessorato vacante? -ha continuato- non lo assegnerò a nessuno, almeno per il momento. Non è il caso di fare assalti alla Bastiglia e pretendere posti e poltrone. È solo il momento di lavorare e si potrà lavorare benissimo anche con il posto di assessore vacante. Poi, quando il clima sarà più sereno, si riaprirà il tavolo politico. Per il momento le rubriche le terrò io ad interim».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 11-09-2010 - Categoria:
Politica