AVOLA – Un operaio edile è morto in un cantiere in via Siracusa, dove è in corso la costruzione di un residence. Angelo Ferrara, 48 anni, di Pachino, da una decina di anni residente ad Avola, dove aveva messo su famiglia (era sposato e padre di un bambino di 8 anni) è precipitato da un'impalcatura, da più di sei metri di altezza. Le gravi ferite riportate soprattutto alla testa, che a quanto pare a metà del volo, ha battuto violentemente contro il balcone del primo piano dell'edificio, non gli hanno dato scampo. L'incidente è avvenuto mercoledì pomeriggio. Le indagini della magistratura, per accertare eventuali responsabilità, sono in pieno svolgimento. Nel cantiere di via Siracusa, posto sotto sequestro immediatamente dopo la tragedia, ieri mattina, assieme al dirigente del commissariato di Polizia Antonietta Malandrino, è arrivato il sostituto procuratore della Repubblica Paola Vallario.
Il magistrato ha eseguito un sopralluogo per rendersi conto di persona di quali siano e condizioni di sicurezza nel cantiere e della dinamica dell'incidente. Oggi, all'obitorio dell'ospedale Di Maria, il medico legale eseguirà l'autopsia. La tragedia, purtroppo non la prima che vede vittime operai sul posto di lavoro, ha determinato la reazione del sindacato. Cgil, Cisl e Uil denunciando per l'ennesima volta «le precarie condizioni di lavoro nel settore edile» e ricordano di avere siglato un accordo sulla Legalità e il controllo sui lavori pubblici e privati, «per chiedere se vi è stata la giusta attenzione in questo cantiere e per rivendicare maggiore impegno e rigore in tutti i lavori ricadenti nel territorio competente». E sottolineano: «I protocolli sono importanti non tanto perché si firmano quanto nella loro completa e corretta applicazione».
Cgil, Cisl e Uil rilanciano, pertanto, la richiesta di «applicare la normativa già prevista per i lavori pubblici anche per quelli privati almeno sui temi della qualificazione delle imprese, dei sub appalti e della sicurezza sul lavoro». Confermano anche «l'impegno del sindacato a fare sempre di più e meglio il proprio mestiere e ruolo ricorrendo, come si è già iniziato a fare, direttamente anche alla magistratura». La principale richiesta resta quella rivolta agli organi di controllo per un'attività ispettiva nei cantieri più capillare, incisiva e costante».
Fonte:
La Gazzetta del Sud On Line il 14-12-2002 - Categoria:
Cronaca