PORTOPALO - Non hanno ricevuto lo stipendio del mese di gennaio e la precedente ditta non gli avrebbe ancora versato il trattamento di fine rapporto. Per gli operatori ecologici, impegnati nella raccolta dei rifiuti solidi urbani nel territorio portopalese, sono veramente tempi molto difficili. Ieri mattina ne abbiamo incontrato alcuni che hanno manifestato questa situazione oltremodo delicata. "A gennaio non ci hanno corrisposto le nostre spettanze - afferma un netturbino - e questo per noi significa andare avanti quotidianamente con estrema difficoltà. Abbiamo portato la nostra situazione all'attenzione delle forze sindacali, attraverso i nostri rappresentanti. Quello che auspichiamo è solo di avere al più presto le nostre spettanze, in quanto siamo dei lavoratori che espletano giorno dopo giorno i propri doveri contrattuali". L'attesa che si sblocchi la situazione si è protratta a lungo. "Non ho difficoltà a dire che ho problemi anche a trovare i soldi per la benzina della mia macchina - afferma un dipendente della ditta che opera a Portopalo nella raccolta Rsu - e mi chiedo quanto ancora dovremo attendere". Un rappresentante della Cgil sottolinea che il comune, per quanto di sua competenza, ha effettuato tutti i passaggi richiesti, essendo Portopalo in regime di "Ato".
Una circostanza confermata dal sindaco Fernando Cammisuli che sottolinea: "Quello che posso dire è che il nostro comune è in regola con quanto ci chiede l'Ato del quale facciamo parte. Noi versiamo il corrispettivo all'Ato, - dichiara il primo cittadino portopalese - per il resto noi non siamo più parte del meccanismo". Cammisuli manifesta la propria solidarietà ai lavoratori, senza stipendio dall'inizio dell'anno. "E' certo che sono vicino ai dipendenti che non hanno ricevuto gli stipendi e mi auguro che si possa arrivare quanto prima allo sblocco di questa situazione. Ma è evidente che la cosa è ad un livello in cui dovranno intervenire le forze sindacali a tutela dei lavoratori". Gli operatori ecologici, per il momento, escludono azioni di protesta o di sciopero. "Attendiamo ancora alcuni giorni, vediamo come si evolverà la situazione, - conclude un netturbino in servizio a Portopalo - sperando che si facciano tutti i passi necessari affinché possiamo avere quanto ci spetta, ovvero la retribuzione per il lavoro svolto. Ma è evidente che la nostra pazienza non è illimitata poiché in queste condizioni andare avanti e affrontare le spese quotidiane diventa un'impresa impossibile".
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 22-02-2007 - Categoria:
Cronaca