PACHINO - L'operazione «Topi in trappola» è stata un'operazione di intelligence, frutto di indagini portate avanti in maniera tradizionale, ma anche mediante l'utilizzo della tecnologia, con intercettazioni, appostamenti, filmati e riprese fotografiche. Al centro dell'attività del gruppo di persone arrestate c'era un casolare in contrada Granelli. Qui la droga, soprattutto cocaina, veniva tagliata e confezionata in dosi. In qualche caso chi tagliava e confezionava la droga, ne era anche consumatore. Il casolare era considerato un vero e proprio centro operativo, e lì è stato rinvenuto anche il fucile a canna mozza verosimilmente utilizzato per esplodere i colpi di arma da fuoco rimbombati nelle notti delle settimane scorse. L'arma è stata trovata nascosta all'interno della canna fumaria di un vecchio forno all'interno nel casolare. A casa di uno degli arrestati, sono state rinvenute le munizioni compatibili con l'arma stessa. Si tratta di circa 200 cartucce pronte all'uso. Gli agenti sono riusciti a nascondere nel casolare microcamere e «cimici» con le quali hanno registrato tutto. Dalle intercettazioni emerge chiaramente poi non solo l'attività di spaccio delle sostanze stupefacenti, ma anche quella estorsiva.
Ben 10 mila euro era la richiesta, probabilmente ordinata dall'alto, che uno degli arrestati faceva ai danni di un parcheggiatore della movida di Marzamemi, somma da consegnare in due trance, una da 5.000 euro a inizio stagione e altri 5.000 euro a fine estate. Una cifra importante e certamente in grado di condizionare la voce entrate di qualsiasi attività anche se ben avviata. Ora il mostro a sette teste è stato parzialmente decapitato. Ieri il blitz è scattato verso le 5,30 del mattino con le pattuglie che sfrecciavano in direzione delle abitazioni dei soggetti da bloccare. Sul posto c'erano anche le unità cinofile e il nucleo elicotteristi di Reggio Calabria. Verso le 9,30 la conclusione delle operazioni con le macchine che a sirene spiegate hanno attraversato la città. A complimentarsi con le forze dell'ordine è stato il sindaco Paolo Bonaiuto che ha affermato: «Esprimo sincera gratitudine agli agenti impegnati nell'imponente operazione di polizia. A nome di tutti i cittadini voglio dire grazie a coloro che tutelano la nostra città».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 14-11-2012 - Categoria:
Cronaca