Opere pubbliche per 70 milioni di euro

Opere pubbliche da appaltare nei prossimi mesi per più di 70 milioni di euro (140 miliardi di lire) è la risposta dell'amministrazione provinciale guidata da Bruno Marziano alle polemiche e al pantano della "politica" dei partiti che si era determinato nelle scorse settimane.

In ventiquattro ore il presidente della provincia regionale ha incassato tutti i crediti che c'erano da riscuotere: è stato approvato dall'irrequieto Consiglio provinciale il piano triennale per le opere pubbliche bloccato da oltre un mese, ratificata la fusione della società Promozione Siracusa nel Cosvis, è stato dato il via al gemellaggio con la provincia di Genova e presenta un programma degli appalti ricco di 90 miliardi in nuove opere e 50 di lavori di manutenzione ordinaria. «La presentazione di questo programma di gare d'appalto non è la nostra rivincita ma il fatto che volevamo avere la certezza delle date - ha spiegato Bruno Marziano -.

Gli interventi sono stati divisi equamente nel territorio provinciale, nessuna zona è stato favorita a discapito di qualche altra area "dimenticata". E' stata una scelta dell'amministrazione supportata dalla sua maggioranza. Abbiamo accolto le indicazioni che ci sono venute dai consiglieri evitando privilegi e penalizzazioni. Nel programma sono stati inseriti degli interventi a favore della viabilità rurale pur non avendo più le risorse specifiche dalla regione. La nostra nuova organizzazione del lavoro ci ha permesso di recuperare un finanziamento di 9 miliardi e 900 milioni per non impegnato per la Noto-Pachino con cui abbiamo potuto finanziare tre progetti della zona sud».

Sulla nuova organizzazione del lavoro si è soffermato anche l'assessore alla viabilità Massimo Carrubba: «Ogni dirigente ha la responsabilità di seguire il suo settore in todo. Prima c'era un solo ufficio appaltante che doveva gestire tutto quindi per forza di cose i tempi erano molto più lunghi. Con la nuova organizzazione siamo riusciti a inserirne in calendario molte di più». Per riuscire da varare un calendario di oltre cento gare d'appalto gli uffici hanno dovuto risolvere non pochi problemi anche normative.

«Siamo riusciti a sbloccare delle opere che sembravano essere condannate al rinvio perchè ogni volta c'erano dei soggetti terzi che li gravavano di problemi - continua il presidente Marziano - . Il varo di tante opere pubbliche avrà in ogni caso una ricaduta positiva sul territorio in termini occupazionali, molte queste sono state finanziate attraverso il ricorso ai mutui ma ve ne sono cinque che abbiamo inviato alla regione perchè li inserisca nei fondi di Agenda 2000. Si tratta dell'ammodernamento della Siracusa-Targia, del primo tratto della Maremonti, della sistemazione della Bancazzo-Testa dell'acqua, del completamento della Noto-Pachino e dell'eliminazione degli svincoli a raso ad Agnone».

L'assessore Carrubba accusato in passato dal centro destra di prediligere gli interventi nella zona nord, ha ribadito che nulla di quest'accusa risponde a verità: «Al contrario ci possono rimproverare di avere utilizzato il bilancino nel soddisfare le richieste di tutte le aree ed i comuni. Abbiamo già dato risposte all'intero territorio provinciale con appalti per 150 miliardi di lire così come abbiamo cercato, nel rispetto delle normative, di tenere presente le imprese locali in questi lavori».

Alla conferenza stampa ha preso parte il presidente del consiglio Tatai Bandiera che si è soffermato sui risultati positivi colti nella scorsa sera dall'assemblea: «Abbiamo votato con l'astensione del centro destra il Piano triennale 2002-04 e la fusione di Promozione Siracusa nel Cosvis. Giovedì prossimo tratteremo di università e Ato. Credo che questa attività che giudico positiva sia la migliore risposta allo stallo che per ragioni varie si era venuto a determinare in aula».

Infine per quanto riguarda le tre determine presidenziali in materia di esperti di cui tanto si è discusso nei giorni scorsi, c'è da dire che il consulente in materie giuridiche nominato da Bruno Marziano è l'avvocato Cesare Grasso e non Corrado, come era sembrato in un primo momento.
Fonte: Gazzetta Del Sud On LIne il 21-07-2002 - Categoria: Economia

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