PACHINO - Dovrebbe trovare una soluzione definitiva nelle prossime ore o al massimo all'inizio della nuova settimana l'annosa crisi della maggioranza politica. Dopo le scaramucce consiliari delle settimane scorse il primo cittadino sembra avere imboccato la via della chiusura della crisi. La nuova coalizione che si profila dovrebbe essere formata da dodici consiglieri su venti, decisi a sostenere l'amministrazione. Dovrebbe dunque trovare conferma il sostegno a Barone dei Liberalsocialisti e dell'Udeur che permetterebbero dunque al primo cittadino di coprire la falla apertasi in seno alla maggioranza e che ebbe il suo momento più acuto con la bocciatura del piano triennale delle opere pubbliche. Secondo quanto si apprende da alcune fonti vicine all'amministrazione, Rinascita di Pachino avrebbe richiesto ai partner politici sia nuovi che vecchi, delle garanzie ben precise al fine di poter arrivare insieme alla fine della legislatura. A tal proposito tra i consiglieri di maggioranza starebbe circolando un documento da sottoscrivere quale impegno di lealtà politica per proseguire nella via amministrativa.
Della nuova coalizione, salvo sorprese dell'ultima ora, faranno sicuramente parte i tre rappresentanti di Rinascita ed i tre di Forza Italia. A garantire il proprio sostegno poi dovrebbe essere anche Petralito, che ha abbandonato il centrodestra per motivi ideologici a seguito degli scarsi risultati ottenuti dalla Cdl a livello nazionale ma continua a mantenere il vincolo programmatico con l'amministrazione locale, i due battitori liberi (cioè Rosa e Dell'Ali che si dichiarano appartenenti all'Udc), e i nuovi entrati Ferrara e Guastella provenienti dall'opposizione. Si arriverebbe così a 11. Ulteriore sostegno potrebbe arrivare poi da Dipietro secondo cui "sarebbero auspicabili nuove elezioni", ma che, "contattata l'impossibilità di ricomporre l'originario quadro politico e visto che il sindaco gode dell'appoggio sicuro di 9 consiglieri senza contare le new entry", si è dichiarato disponibile a dialogare con la compagine amministrativa. Advance sarebbero state fatte anche al vicepresidente Francavilla. Il nuovo assetto dunque dovrebbe lasciare fuori l'Udc o parte di esso ed An che, a differenza degli altri partiti, non ha avuto alcun ruolo nell'ambito delle trattative recentemente svoltesi per elaborare il nuovo assetto di maggioranza.
Sa.mar.
Fonte: LaSicilia.it il 25-06-2004 - Categoria: Politica