PACHINO - Originale ed innovativa ricostruzione letteraria di Ecuba e delle Troiane, le due tragedie greche in scena al Teatro greco di Siracusa per il ciclo delle rappresentazioni classiche che si svolgono nel celebre Teatro greco. A compiere la reinterpretazione di Ecuba è stata la professoressa Giuseppina Basta Donzelli, già ordinaria di letteratura greca presso la facoltà di lettere dell'Università di Catania. Ospite dell' associazione culturale “Dante” presieduta da Maria Pia Infantino, nei locali dell'aula magna del primo istituto di istruzione superiore Michelangelo Bartolo di Viale Aldo Moro in seno alla conferenza sul tema “Orrori e miserie della guerra, dall'Ecuba alle Troiane di Euripide”, la studiosa Giuseppina Basta Donzelli ha esposto al folto ed interessato pubblico la sua chiave di lettura dell'Ecuba, frutto dello studio del contesto in cui si svolge la storia narrata.
“Entrambe le tragedie, sia l'Ecuba che Le Troiane, risalgono alla guerra del Peloponneso, l'Ecuba si fa risalire al 425 a.C. mentre le Troiane al 415 a. C. La prima però fu rappresentata quando i greci erano in guerra, mentre la seconda, dieci anni più tardi durante un periodo di pace. Nell'Ecuba si narra di una regina, Polissena, divenuta schiava, sacrificata al fantasma di Achille. Secondo la ricostruzione della docente, Polissena non viene barbaramente uccisa ma muore volontariamente. Ci sarebbe dunque il consenso della vittima per liberare i greci dalla colpa poiché rifiutava la condizione di schiava in cui era caduta. Inoltre, sempre secondo la ricostruzione mitologica effettuata, il sacrificio era necessario per placare le ire di Achille e garantire ai greci un ritorno tranquillo in patria, dopo la presa di Troia. La nuova ricostruzione della tragedia appare quindi diversa da quella abituale dove l'uccisione di Polissena era come un atto di barbarie.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 29-05-2006 - Categoria:
Cultura e spettacolo
PROMETEO INCATENATO
DI ESCHILO
Premessa...Andare per bancarelle librarie a trovare libri rari:il mio hobby preferito.
Mercatino delle Pulci.
Via Pietrapiana
Florencebynigth mon amour
Frequento il sito del mercatino, da molto anni: stabilmente almeno una volta, due, al mese,secondo i casi e le circostanze...
La mia libreria è piena, quando entri nell'ingresso e nel corridoio ho disposto delle mensole dove ho collocato libri,in camera da letto, lo stesso...Nella libreria per problemi di spazio li ho disposti in doppia fila,con la certezza che nessun vigile urbano verrà a fargli una sacrosanta multa, come succede alle macchine...insomma per farla breve avrò circa 3000 volumi,libri,libricini,atlanti,manuali "manuele" senza vele...
Ieri sera, per esempio, dopo avere scartato una serie impressionante di libri la mia scelta è caduta su tre libricini...piccini picciò...
1) Kama Shastra (Anaga Ranga) di Kalyana Malla, edizioni mediterrane Roma del 1980;
2)I Grandi enigmi delle civiltà scomparse di Paul Hulrich Volume secondo Grecia Roma e Medio Oriente. Edizioni Ferni,Ginevra,1974;
3) Dal centro internazionale di drammaturgia dell'ente Teatro Romano di Fiesole
IL MITO DI PROMETEO a cura di Mario Vezzani.
Le Monnier S.P.A. Libreria Iternazionale 1993,Spesa totale euro tre(3), e siccome il rigattiere è anche un mio amico: mi ha regalato una agendina del 2006 di cui veramente non sò che farmene ma vista la gentilezza con il quale me l'ha messa nella busta,,insieem ai volumetti, non ho abbozzato ad alcuna reazione, ringraziandolo con un gesto d'accettaione e di comprensione del suo gentile gesto d'amicizia.
Dunque prometeo è quello su cui mi ci sono anche addormentato dopo avere letto alcune pagine fra un dormiveglia soporoso che è durato una ventina di minuti...C'è chi per dormire: se piglia na pastiglia, e c'è chi appena prende un libro in mano si addormenta immediatamente...
Saluti librari,Spiros