Il crollo dei consumi ha spinto gli operatori a rivedere al ribasso i listini
(113) - Allenta la tensione sui mercati ortofrutticoli all'origine e all'ingrosso. Secondo l'Osservatorio prezzi dell'Ismea, nella quarta settimana di luglio (quella appena conclusa) si registra un calo dei listini dei prodotti ortofrutticoli. In particolare, per gli ortaggi, la fase all'origine segna una contrazione del 7,3% su base settimanale, contro un +0,8% riscontrato sulla distanza di dodici mesi. Riguardo alla frutta, l'Osservatorio indica un calo del 17,6% rispetto alla settimana precedente, a fronte di un +35,5% su base annua. Per quanto attiene alla fase all'ingrosso, gli ortaggi segnano, su base settimanale, una contrazione dei listini del 10,8%, mentre, rispetto alla quarta settimana di luglio del 2002, registrano un meno 3,2%. La frutta, in calo del 4,5% sulla distanza di sette giorni, recupera, invece, il 16,5% su base annua. Secondo gli analisti Ismea, il ritocco al ribasso dei listini trova spiegazione nell'esigenza degli operatori di 'rivitalizzare' il mercato al consumo finale che ha subito una battuta d'arresto a causa dei prezzi elevati. In particolare, nella terza settimana di luglio, secondo l'Osservatorio Ismea-Nielsen, gli acquisti domestici di ortaggi hanno registrato un calo del 5%, contro un meno 11,4% della frutta (il confronto è su base settimanale). Nel dettaglio dei singoli prodotti, i fagiolini hanno ceduto l'8,6% rispetto alla seconda settimana di luglio, a fronte di un calo del 13,4 delle lattughe e del 6% di melanzane e zucchine. Riguardo alla frutta, infine, crolla il consumo di albicocche (-37,5%), angurie (-26,5%) e meloni (-20,7%).
Fonte:
Comunicato Stampa Ismea il 30-07-2003 - Categoria:
Cronaca