Le frodi nei confronti dei consumatori sulla provenienza dei prodotti ortofrutticoli è, secondo alcune indiscrezioni, sotto la "lente d'ingrandimento" della magistratura che, a quanto pare, negli ultimi giorni avrebbe ascoltato i presidenti di cooperative agricole e delle aziende che operano sul territorio per verificare se esistono riscontri su presunti illeciti circa la commercializzazione a Pachino di prodotti ortofrutticolo provenienti da altri paesi spacciati poi per quelli locali. Il problema è stato sollevato dal comitato per la difesa dell'agricoltura pachinese, pronto a scendere in piazza per ridare voce ad una protesta dimenticata di fronte ad una crisi del settore che rischia di diventare irreversibile se non verranno accolte le proposte inserite nella piattaforma rivendicativa dove si chiede una attivazione e protezione del marchio Igp del pomodoro. La crisi del settore agricolo a Pachino, legata ai prezzi dei prodotti ortofrutticoli quali il pomodoro ciliegino e la zucchina, è ancora in atto e rischia di mettere in ginocchio i piccoli produttori agricoli che denunciano un calo di attenzione su questo problema da parte delle istituzioni locali e nazionali. Una crisi legata alla commercializzazione dei prodotti che vengono pagati a pochi centesimi di euro ai produttori mentre ai consumatori sono venduti a prezzi eccessivamente alti.
"Anche se abbiamo avuto nei mesi scorsi un lieve rialzo dei prezzi alla produzione - ha dichiarato Giorgio Morana del comitato per la difesa dell'agricoltura pachinese - dovuto ad una maggiore richiesta di prodotti in particolare la zucchina, l'emergenza continua perch‚ nel decreto emanato dal ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno non è stato esteso, agli agricoltori siciliani, lo stato di calamità per motivi commerciali come è stato fatto per gli agricoltori pugliesi. Inoltre c'è stato pure un calo di attenzione verso i nostri problemi da parte del sindaco Sebastiano Barone che aveva aderito alla protesta sfociata poi nel blocco stradale sulla Siracusa - Catania a "Primo sole". Non possono continuare - afferma Morana - a prenderci in giro con questi provvedimenti tampone che non risolvono un problema che coinvolge l'economia di tutta la città".