PACHINO - Sensibile calo dei consumi nel mese di luglio. I venti della crisi, nonostante la stagione estiva normalmente facciano registrare un trend positivo soprattutto nel settore alimentare, ha invece fatto registrare un netto calo negli ordinativi dell'ortofrutta. Il dato è comune alle maggiori imprese agricole locali che hanno registrato non solo dei picchi negativi in ordine ai prezzi di mercato dell'ortofrutta in generale ed in particolare del pomodoro, ma anche in riferimento agli ordinativi, sintomo di un calo strutturale del settore consumo a livello nazionale ed internazionale. Nelle principali realtà imprenditoriali e cooperativistiche infatti, si possono registrare ordini provenienti dalle principali città italiane ed estere, per cui il crollo degli ordinativi risulta il sintomo di un drastico calo della spesa media pro capite. Peraltro, anche a livello nazionale, le previsioni sono negative, per cui gli ordinativi potrebbero scendere ulteriormente. In alcune realtà agricole importanti, inoltre, si è rinunciato anche agli aiuti del settore agricolo, considerati non idonei per la tipologia di problematiche che comportano, motivo per cui molti agricoltori non hanno neppure avviato l'istruttoria necessaria per beneficiare dei contributi messi a disposizione.
Anche nel settore turistico il mese di luglio non ha affatto brillato per numero di presenze. Già da tempo le vacanze mordi e fuggi non erano più una novità e il numero complessivo dei turisti sembra subire un generale calo, almeno stando alle valutazioni degli operatori locali. Nonostante i prezzi del mercato degli affitti siano stabili, si registrano casi di appartamenti liberi persino nel mese di agosto. A non brillare è anche il settore della nautica da diporto, fino ad oggi considerato in costante crescita. Mentre in passato si registrava il pienone nelle strutture locali, oggi le presenze risultano alquanto contenute, con punte di tutto esaurito solo nella settimana del ferragosto. Anche in questo settore si è registrato un luglio «tiepido» e che non ha affatto entusiasmato. In molti addebitano i problemi alla carenza dei servizi che, se migliori, potrebbero incentivare le presenze di qualità sul territorio locale. Il timore principale, ora, è che il calo dei consumi possa tradursi in un segno negativo nella produzione, innescando una crisi di settore anche per coloro che operano nei servizi collaterali alle attività imprenditoriali ed organizzative.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 06-08-2011 - Categoria:
Economia