PACHINO - Il piano commerciale rimane uno sconosciuto. È la denuncia di Patrizia Tossani, membro dell'associazione commercianti pachinesi che nei giorni scorsi non ha mancato di sottolineare come buona parte dei problemi che il settore attraversa sono da addebitare alla mancata programmazione ed alla mancata conoscenza e conseguente inattuazione del piano commerciale. Quello che dovrebbe essere il primo e principale strumento per creare sviluppo e programmare l'azione del commercio, rimane fermo al palo e non si riesce a trovare nelle istituzioni un interlocutore valido per potere modificare e rendere esecutivo il piano del commercio. "Dicono i consiglieri e gli amministratori, -ha affermato la Tossani- quanti di loro conoscono il piano commerciale e come incidere su esso. La risposta è semplice: nessuno". Dito puntato dunque sull'impraparazione della classe politica, sia essa di maggioranza che di opposizione.
I commercianti nei mesi scorsi fecero già pubblica denuncia delle difficoltà che il settore attraversava, mettendo in vendita simbolicamente, con un gesto eclatante di protesta, i loro esercizi commerciali. Nonostante l'impatto mediatico dell'iniziativa, nulla da allora è cambiato. "Faremo una lettera al prefetto, -ha affermato Salvatore Caccamo, segretario di Rifondazione comunista e commerciante di professione- poiché il sindaco non vuole incontrarci per discutere del piano commerciale e perché vi è un consulente pagato dai cittadini proprio per curare questo settore senza però che nulla si sappia. Per supplire alla latitanza dell'amministrazione, chiedo che sia il consiglio a convocare un tavolo tecnico in maniera da porre rimedio alla grosse lacune".
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 15-07-2007 - Categoria:
Cronaca