PACHINO - Continuità cercasi. Questa la frase che sintetizza il momento attuale del Pachino, squadra che dilapida fuori casa quanto di buono riesce a fare al “Sasà Brancati”. Contro il Gattopardo la sconfitta è maturata, tuttavia, negli istanti finali del match, quando lo 0-0 sembrava ormai acquisito. Un gol che ha sorpreso persino il presidente Carmelo Cristauro, a Siracusa per assistere alla partita interna dell'Aretusa, che aveva dato per acquisito il risultato di parità, salvo poi ricredersi dopo aver ricevuto, telefonicamente, dai suoi collaboratori la conferma della rete subita allo scadere del tempo. Il gol in piena “zona Cesarini” ha ribadito, pertanto, la diagnosi: il Pachino non è guarito dal mal di trasferta e la posizione in classifica rimane sospesa tra le speranze di inserimento in zona “play off” e le necessità di allontanarsi il più possibile dal rischio “play out”. Una situazione determinata da una classifica che rimane molto corto e dove tutto è ancora possibile sia nei quartieri alti che nelle retrovie.

La cura Azzarelli, dopo la settimana tempestosa delle dimissioni e del repentino ritorno del tecnico, richiesto dai giocatori, non sembra dare, al momento, i suoi frutti. Probabilmente, la vittoria tennistica contro il modesto Santa Croce, nell'ultimo impegno interno, era stata sopravvalutata, considerata la pochezza degli avversari che non potevano rappresentare un banco di prova significativo. Il calendario, tra l'altro, non sembra dare una mano al Pachino. I prossimi due impegni esterni, ad altissimo rischio, vedranno infatti l'undici pachinese affrontare le squadre più forti del girone: il Valguarnera e la Rari Nantes . In mezzo a queste due trasferte ci sarà la partita casalinga contro il Megara. Il mese di febbraio quindi si presenta estremamente impegnativo, anzi quasi proibitivo, per il Pachino che resta ancora alla ricerca del suo centro di gravità permanente, ossia dell'esatto ruolo da recitare da qui al termine della regular season.

S.T.