PACHINO - Cani aggressivi lasciati liberi di scorrazzare con un serio rischio per gli altri animali ed anche per la popolazione. Il presidente dell'Osservatorio ambientale di Pachino, Antonello Capodicasa, ha segnalato questa situazione facendo riferimento all'uccisione del suo cane avvenuta nei giorni scorsi. «Il mio cane - esordisce Capodicasa - si era smarrito e avevo dato ad alcuni amici tutte le segnalazioni utili per aiutarmi a ritrovarlo. Qualche giorno dopo ho fatto la triste scoperta: il mio cane è stato trovato morto, azzannato probabilmente da un altro cane feroce che nello scontro non gli ha dato scampo. Si è trattato di uno strazio vedere come è stato ucciso il mio cane, con ferite profonde che hanno provocato la morte per dissanguamento». Le ferite trovate sul corpo dell'animale, infatti, non sembrano aver lasciato spazio al dubbio.
«Mi sono rivolto anche a un medico veterinario - aggiunge il presidente dell'Osservatorio Ambientale Pachinese - per avere un esame molto più dettagliato, e da una persona competente in materia, sulle ferite mortali inferte al mio cane». A questo punto Antonello Capodicasa riferisce una circostanza piuttosto preoccupante. «Nei giorni scorsi - dichiara - ho intravisto un cane di una razza tipo pit-bull che girava senza collare. Mi sono chiesto come può un cane di quel tipo girare in questo modo. Tra le ipotesi che ho avanzato una mi è sembrata plausibile. Probabilmente c'è qualcuno che non volendo più prendersi cura di questi animali ad un certo punto li abbandona al loro destino e tutto questo con i rischi che ne derivano per gli altri animali e le persone. Mi chiedo infatti cosa possa accadere se una bestia del genere attacchi un uomo o, peggio ancora, un bambino. Ecco perchè ho deciso di denunciare questa situazione e mettere in guardia le persone». Si suppone anche che ci sia qualcuno che adoperi questi cani per i combattimenti.
«Tengo a precisare che la mia è solo una supposizione - prosegue il presidente dell'Osservatorio Ambientale di Pachino - poiché per il momento non ho altri particolari su questa vicenda». Una precisazione però Capodicasa la riserva a proposito del fenomeno del randagismo. «Non mi va che questa mia segnalazione debba essere interpretata come un attacco scriteriato e generico verso i cani randagi - sottolinea Antonello Capodicasa - poichè quello che vedo vivendo da queste parti è che i cani randagi non danno nella stragrande maggioranza dei casi alcun fastidio, cercando solo del cibo giorno per giorno. A mio avviso invece bisogna accertare se qualche cane di razza particolarmente aggressiva si trovi libero di girare nel territorio. Spero pertanto che non si facciano delle semplificazioni scaricando tutto sul fenomeno generico del randagismo».
Una precisazione, quella di Capodicasa, che non lascia spazio a dubbi. Il discorso si sposta su alcuni aspetti legati all'impegno delle amministrazioni comunali in questo frangente. «Mi pare che né a Pachino né a Portopalo - ribadisce Antonello Capodicasa - si sia fatto qualcosa per affrontare queste problematiche e per limitare il fenomeno del randagismo e dell'abbandono dei cani. Spesso infatti tutto è basato solo ed esclusivamente su qualche persona di buona volontà o sull'intervento degli addetti ai lavori, i veterinari ad esempio. Chi ci amministra per il resto fa poco o nulla».
Fonte: LaSicilia.it il 20-01-2003 - Categoria: Cronaca
Non posso esimermi di intervenire in un altro problema ambientale molto grave e importante che è quello del problema del Randagismo. Nel 1988 L'Ente Fauna Siciliana diretta da Bruno Ragonese e coadiuvato dal Sottoscritto,come membro regionale dell'Associazione,e insieme al Dottor Vaccaro di Portopalo, organizzammo nei saloni dell'Hotel "Triestino".di Portopalo un Convegno a Livello Nazionale con il titolo Impatto 3R,una delle tre erre era appunto il Randagismo. Fatto endemico e spesso tollerato che tuttavia appare allo stato delle cose sottovalutato nella reale pericolosità di trasmissioni di malattie eo portatori di parassisti patogeni per l'uomo.
Si ha la sensazione, speriamo sbagliata, che si tende a sottovalutare il problema e a presentarlo come non urgente. Quando invece è urgentissimo.....
Faccio presente che negli ultimi anni nel periodo estivo, sopratutto, è successo che per una puntura di zecca ci siano stati anche dei decessi.(In Sicilia) Se non si da' la giusta informazione si rischia di sottovalutare un fenomeno che va' assolutamente azzerato.
Non ci possono essere scorciatoie su questo!!!!1. Pertanto bene ha fatto il Presidente dell'Osservatorio Ambientale, Antonello Capidicasa a denunciare questi fenomeni e questi problemi connesi al Randagismo.
Saranno ora le autorità preposte ha valutare questa segnalazione e a realizzare gli opportuni strumenti atti a chiudere e a neutralizzare questa emergenza??.Noi naturalmente ce lo auguriamo.