Pachino, test per il Polo sugli storni e variazioni
PACHINO - Primo test per la maggioranza del sindaco di Pachino Sebastiano Barone stasera alle 19,30 in consiglio comunale dove si dovranno approvare gli storni e le variazioni al bilancio di previsione per il 2004. Una seduta che si prevede burrascosa in quanto l'opposizione è pronta dare battaglia con la presentazione di alcuni emendamenti allo strumento economico di fine anno. Si tratta di una manovra da cinquecento mila euro che la giunta ha distribuito nei vari settori privilegiando in particolare il capitolo delle politiche sociali con l'assegnazione di 110.000 euro. Già i consiglieri di Rinascita hanno presentato un emendamento dove si chiede di togliere 15.000 euro dal capitolo degli spettacoli per il quale ne sono stati previsti 49.000 per andare a rimpinguare quello relativo alle spese di adeguamento degli impianti nelle scuole dell'obbligo.
Non so come è andata la serata in consiglio comunale, ieri sera: visto che non sono arrivate notizie. Mi sembra condivisibile quanto proposto da Rinascita. Stornare una somma di 15 mila euro per dotare le scuole di servizi necessari e inderogabili. Una posizione di giudizio e di progresso.
Oserei dire di sinistra.^-^
Caro Spiros,
è stata bocciata la sicurezza dei nostri figli: su proposta del Preside Paolo Di Pietro (!) l'emendamento di Rinascita è stato di fatto bocciato, poichè la maggioranza polista ha deciso di stornare dalle feste natalizie (per le quali sta impiegando, complessivamente, fra turismo, cultura e sporte spettacolo, ben 59.000 euro) la eclatante somma di euro 1.000 (hai letto bene, mille!).
Sperando sempre di non dover mai avere il danno, intanto lor signori ci servono la beffa, con tanto di benedizione "scolastica".
Vale a poco, oltretutto, significare che i termini per l'adeguamento delle strutture scolastiche sarebbero stati prorogati al 1° gennaio 2006: c'era una buonissima occasione per mettersi "in regola" prima ma tant'è, sarà sprecata.
C'è da chiedersi, infine, se il clima di crisi economica della nostra zona invogli così tanto alle spese -pubbliche- pazze per un Natale "fantasmagorico".