PACHINO - Ha trovato soluzione positiva la vicenda del mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali. Le somme sono state tutte accreditare sui conti del personale che il ventisette del mese scorso non avevano ricevuto i normali pagamenti. Al mancato versamento delle somme dovute dalla Regione siciliana si erano aggiunti ulteriori disguidi e gli impiegati hanno dovuto attendere ulteriormente, prima di percepire gli agognati emolumenti. Gli accrediti infatti sono stati completati solo venerdì pomeriggio della scorsa settimana ed i successivi due giorni, sabato e domenica, essendo festivi per gli istituti bancari, non hanno consentito agli impiegati di percepire gli emolumenti se non prima di lunedì. «Ancora una volta abbiamo dovuto fronteggiare un ulteriore imprevisto, -aveva detto l'assessore al Bilancio e Finanze Vincenzo Berretta- dato che la Regione siciliana ha versato le somme dovute al comune presso il Banco di Sicilia che non funge più da tesoreria comunale. «E' accaduto, dunque, che il Banco di Sicilia ha dovuto poi versare le somme alla Banca di Credito cooperativo e solo allora sono state a disposizione dell'ente che ha potuto ottemperare ai pagamenti. E' chiaro che queste operazioni hanno comportato una ulteriore perdita di tempo». Al ritardo iniziale si sono dunque sommati altri ritardi che hanno ingenerato non pochi malcontenti. Uno dei dipendenti ha commentato: «Ai lavoratori interessano poco le giustificazioni ed i motivi del mancato pagamento. Quello che per noi è importante è che il 27 è stato ampiamente superato e solo dopo più di dieci giorni siamo riusciti ad avere i nostri soldi.
Sicuramente tra di noi ci sarà stato qualcuno che avrà avuto delle scadenze che non ha potuto rispettare e non certo per colpa sua. «Non crediamo di chiedere troppo se reclamiamo solo ciò che ci spetta. Inoltre - aggiunge - ciò che lascia perplessi è che l'amministrazione aveva all'inizio del suo mandato degli avanzi di bilancio dovuti alle esperienze amministrative interrotte anzitempo, oggi invece le casse sono vuote». La polemica continua, da Pachino si sposta a Palermo e da qui a Roma, visto che si assottigliano progressivamente i trasferimenti dello Stato a favore di Regioni e da queste agli enti locali.
Sa. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 14-05-2004 - Categoria: Cronaca