PACHINO - “La riscossione delle bollette milionarie non può più essere postergata nel tempo ed il cerchio si è ormai stretto”. Ad affermarlo è stato l'assessore al bilancio e finanza del comune di Pachino Sebastiano Lorefice che è chiamato a risolvere in maniera definitiva lo spinoso problema dei mancati incassi della casa municipale. “Non è più possibile andare avanti con bilanci fittizi basati su previsioni incerte, - ha continuato l'amministratore dello Sdi- ed è assolutamente necessario, se vogliamo dare un futuro alla nostra città, cominciare le manovra per la riscossione. Dalla prossima settimana sarà fatto affiggere sui muri della città un avviso con cui si invita la cittadinanza a regolarizzare entro tre mesi e cioè entro il 30 aprile 2007 tutte le situazioni pregresse ai canoni del 2004”. La casa municipale vuole dare però la possibilità a tutti i cittadini che ritengono le richieste di pagamento a loro pervenute irregolari, di segnalare le sospette anomalie agli uffici municipali. “Prenderemo in considerazione e verificheremo tutte le osservazioni che i cittadini faranno pervenire, per il resto le bollette dovranno essere pagate”. Secondo l'assessore Lorefice il problema principale non è nelle bollette milionarie che sono una percentuale molto esigua, ma in chi, approfittando del clamore, ha deciso di non pagare neanche i canoni regolari.
“Bisogna invertire la tendenza, -ha continuato l'esponente della giunta municipale- poiché si è ingenerata l'abitudine a non pagare i servizi erogati dal comune. Oggi abbiamo riscontrato una media del 41% di evasione nei canoni idrici. Bisogna però capire che se il comune non incassa non può neanche fornire i servizi quali la manutenzione delle strade, gli asili nido ecc. Io mi schiererò sempre dalla parte del cittadino e qualora ci siano delle irregolarità o delle ingiustizie, queste saranno eliminate, ma è anche vero che è necessaria una giustizia ed equità sociale”.
Ma la vicenda delle bollette milionarie è piuttosto complicata anche per gli effetti della prescrizione quinquennale che potrebbe rendere impossibile il recupero di buona parte dei canoni pregressi. “L'ufficio ha sempre fatto il proprio dovere, -ha ribattuto Lorefice- e siamo in grado di dimostrare come gli avvisi inviati secondo legge abbiano interrotto i termini. Andremo dunque avanti nella riscossione e cercheremo di coinvolgere nella nostra volontà politica anche l'opposizione poiché il recupero crediti è una necessità trasversale che non interessa solo la maggioranza politica che regge le sorti del comune.
Per l'assessore Lorefice il 2007 dovrà essere l'anno della svolta. “La gente deve riflettere e capire il messaggio che voglio lanciare -ha puntualizzato il componente della giunta municipale-. Il pagamento di quanto dovuto va nella direzione, da tutti auspicata, cioè che è necessario pagare tutti per pagare meno. Se riusciremo ad invertire la tendenza, potremo anche, fra qualche anno ridurre le imposte e fornire maggiori servizi alla collettività. Laddove sono stati fatti degli errori, ci sarà la possibilità di rimediare con il ritiro delle bollette in autotutela, ma qualora gli ammontari rilevanti sono stati determinati da una morosità pregressa, i canoni saranno riscossi”. Nei giorni scorsi una proposta di delibera relativa alla riscossione coatta dei canoni dal 1995 al 2005 è stata bloccata dalla giunta anche nel timore di provvedimenti impopolari.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 17-01-2007 - Categoria:
Politica