Palermo dice sì al completamento del porto

PORTOPALO - Via libera al progetto di completamento delle opere marittime. Il piano ha ricevuto l'atteso sì del dipartimento regionale Urbanistica dell'assessorato regionale al Territorio e Ambiente, nella parte in cui prevede la messa in sicurezza dei bacini di ponente e levante del porto e delle altre esistenti strutture marittime. Il tutto in base alla legge regionale 21 del '98 con la quale, ai fini del conseguimento delle condizioni di sicurezza, è consentito autorizzare, anche in assenza di piano regolatore dei porti, i progetti riguardanti la realizzazione di opere marittime portuali, volte al completamento di strutture esistenti alla data di entrata in vigore della stessa legge, anche in assenza di interesse statale o regionale. In particolare, con una nota del 17 giugno 2003, il comune di Portopalo aveva trasmesso, con gli atti necessari, il progetto definitivo per il completamento delle opere marittime esistenti per la messa in sicurezza dei bacini di ponente e levante del porto. Questo ha ricevuto il parere favorevole della Soprintendenza e dal Genio civile ed è stato appoggiato dai ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Navigazione che hanno evidenziato, attraverso l'ufficio locale marittimo di Portopalo e la Capitaneria di porto, le condizioni di rischio per la sicurezza della navigazione e dell'approdo.

Il porto è infatti all'interno di una baia, utilizzata come bacino artificiale per mezzo di due moli e di un moletto sbarcatoio. Classificato, con un decreto del 2001, di seconda categoria, costituisce un rifugio per la flotta peschereccia e per le imbarcazioni da diporto. Le opere da realizzare prevedono la definizione e il completamento con il prolungamento dell'esistente diga foranea, la realizzazione di una diga di sottoflutto e la realizzazione della banchina di riva e dei piazzamenti retrostanti. All'interno, la baia sarà riqualificata con la formazione di una spiaggia artificiale protetta, che sarà collegata ai due bacini da una stradella pedonale. Il progetto di messa in sicurezza del porto peschereccio è finalizzato, anche in condizioni meteorologiche avverse, a garantire le attività legate alla pesca e all'indotto e ad incentivare la nautica da diporto, offrendo migliori possibilità di sviluppo socio-turistico-economico dell'interland siracusano. Dette opere non contrastano con l'assetto del territorio e pertanto approvate. Spetterà al Comune acquisire, per l'esecuzione dei lavori, ogni autorizzazione e nulla osta necessari per l'esecuzione delle opere, specie per la compatibilità ambientale.

Cinzia Bertolami
Fonte: LaSicilia.it il 24-03-2005 - Categoria: Cronaca

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Un progetto con ripercussioni a scala vasta


Bisogna, davvero, gioire per questa importantissima notizia. Notizia storica e di enorme portata strutturale e territoriale a scala di "Promontorio" e di sviluppo strutturale locale.

Una notizia, che si aspettava da tanto tempo.
E l’impegno proficuo dell’ amministrazione comunale di Portopalo corona, provvisoriamente,( occorrono altre autorizzazioni formali), questo primo importante risultato con l’approvazione dell’ atto normativo che è stato licenziato a Palermo.
Una notizia che ha effetti ed implicazioni a scala vasta e dove il consorzio del patto territoriale "dei due mari"che coinvolge le due provincie limitrofe, ne dovrebbe fare oggetto di riferimento per le sue previsioni progettuali e strutturali e per favorire realmente l’integrazione dell' immagine unitaria della terza punta della Sicilia.

Dunque, un progetto di enorme portata strutturale e capace di creare quella integrazione, perpendicolare all'asse autostradale in costruzione, sud-nord, come asse baricentrico alle due provincie.

Dove la rada di Portopalo potrebbe costituire, ma di fatto già lo costituisce, il nodo polare di interconnessione marittima per l'integrazione del rapporto mare/collina.
Il progetto prevede, oltre alla sistemazione delle dighe esistenti e la creazione di una diga di sotto-flusso, la sistemazione della spiaggia della baia con la costruzione di una stradella di connessione pedonale dei due moli principali.
Per l’occasione informo e ricordo, a chi ne ha le competenze, che lungo il percorso naturale dell’arenile, esistono da qualche secolo, e ancora e degni di essere restaurati: l’antico pozzo Ferreri e i due antichi abbeveratoi, vecchio e nuovo che insistono nelle immediate vicinanze dello scalo di alaggio esistente nei pressi del molo di ponente.
Dei quali, il più antico, e oramai, per effetto dell’erosione della costa, quasi a mare.
E che tutti e tre gli antichi pozzi abbeveratoi per gli armenti, che anticamente abbondavano nello Scarrozzone-Corridore Campana: furono oggetto di incarico comunale per il loro recupero e restauro. I primi due, contestualmente alla progettazione della strada di collegamento che conginge la provinciale Portopalo-Maucini con il molo di ponente della Rada; il terzo, pozzo Ferreri,dove la popolazione di Portopalo attingeva acqua per gli usi domestici, con un’altra progettazione stradale interna che è stata, nel corso degli ultimi anni, realizzata.
I progetti di restauro degli antichi abbeveratoi e della strada non realizzata sono depositati presso gli archivi dell’ufficio tecnico del Comune di Portopalo, fin dal 1985/86.
Questo importantissimo progetto di messa in sicurezza portuale, favorirà i rapporti economici commerciali e da diporto e di conseguenza sembra naturale ed indifferibile ipotizzare che si potrebbero realizzare quei progetti che hanno in oggetto il recupero dell’immagine e della memoria storica esistenti e d insitenti nell’ambito della rada di Portopalo. La realizzazione del progetto generale, inoltre, ed il recupero di questi antichi manufatti, in termini puntuali di riferimento locale,sono funzionali alla crescita complessiva dell'essenza storico-territoriale del "Promontorio di Pachino" nel contesto geografico del bacino centrale del mediterraneo.

Cordiali Saluti Spiros