MARZAMEMI - Rovinoso incendio la notte scorsa a Marzamemi. Le fiamme, di chiara origine dolosa, hanno avvolto introno alle 3 della notte un furgone paninoteca di proprietà di F.C. posizionato in via Regina Elena in un'area adibita a parcheggio. La paninoteca ambulante è stata completamente distrutta dalle fiamme appiccate da ignoti nel cuore della notte quando il proprietario aveva già chiuso il punto vendita. I vigili del fuoco del distaccamento di Noto, allertati di quanto stava accadendo, si sono precipitati sul posto, ma hanno potuto fare ben poco per salvare il furgone Fiat 238 poichè le fiamme infatti, pur ancora localizzate nella parte esterna anteriore al mezzo, erano già penetrate all'interno del mezzo nella parte adibita a paninoteca, dove erano state alimentate da vettovaglie in dotazione alla rivendita, avvolgendo e distruggendo quasi tutto. Per avere ragione delle fiamme, i pompieri hanno dovuto lavorare per circa due ore, scongiurando anche l'esplosione delle bombole di gas che si trovavano all'interno e che sono state messe subito in sicurezza.
L'esplosione delle bombole infatti sarebbe stata ben più disastrosa e pericolosa anche per le abitazioni vicine. L'origine dolosa si evince dal fatto che i vigili del fuoco hanno rinvenuto nelle vicinanze un contenitore con residui di liquido infiammabile probabilmente utilizzato per fare propagare le. Sul posto si sono recati anche gli agenti del locale commissariato della Polizia di Stato che ieri hanno avviato le indagini del caso ed hanno ascoltato il proprietario del mezzo per cercare di risalire al possibile movente. La paninoteca ambulante di F.C. era molto apprezzata dai giovani del posto che spesso si soffermavano anche per la consumazione di quanto ordinato approfittando di tavolinetti e sedie messe a disposizione dal gestore. Non si tratta comunque del primo episodio in danno di esercenti di paninoteche ambulanti. Nei mesi scorsi una sorta di bomba carta fu fatta esplodere sotto il camioncino di un altro gestore. In quel caso i danni furono piuttosto limitati a seguito di una particolare protezione installata dal proprietario sul fondo. Al momento gli investigatori non ritengono che gli episodi possano essere correlati tra loro, ma le indagini sono in pieno svolgimento. In passato inoltre i gestori hanno più volte dovuto mutare la loro ubicazione all'interno del borgo marinaro.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 21-11-2007 - Categoria: Cronaca