MARZAMEMI - Ha dato vita ad un ampio dibattito l'intenzione del vicesindaco Roberto Valerini di voler utilizzare un terreno nei pressi della borgata di Marzamemi per dare soluzione alla carenza di parcheggi e quindi a quanto accaduto nei mesi scorsi. Il terreno privato che normalmente veniva utilizzato dal comune infatti durante la trascorsa estate non è stato dato alla casa municipale in uso come gli altri anni, nonostante quest'ultima ad inizio stagione avesse provveduto a sistemare l'area in maniera adeguata alla sosta. Per evitare il ripresentarsi del problema, Valerini, titolare della rubrica volta ad affrontare i problemi della borgata, avrebbe intenzione di utilizzare un altro fondo di circa 10 mila metri quadrati che potrebbe essere concesso in uso gratuito per tre anni al comune a fronte di una sistemazione dell'area che da una stima necessiterebbe di lavori per circa 40 mila euro. Nei giorni scorsi era arrivato però l'appunto dell'esponente della Margherita Michelangelo Blandizzi che riteneva più opportuno dar seguito al piano parcheggi già previsto dalla casa municipale piuttosto che investire una cifra non indifferente e dare una soluzione solo triennale e dunque temporanea. Valerini, durante l'incontro tenutosi nei giorni scorsi con i rappresentanti del comitato pro Marzamemi aveva difeso la nuova scelta motivando le sue ragioni con la scarsa disponibilità finanziaria di cui il comune disporrebbe. «Con una cifra tutto sommato modesta, -aveva affermato Valerini- possiamo adottare quella che certamente è una soluzione tampone ma che ci permette senza dubbio, durante questi anni, di programmare le risorse economiche per dare attuazione al piano parcheggi richiamato da Blandizzi».
L'esponente della Margherita però non ci sta e rilancia la sua proposta. "Il comune, -ha affermato- potrebbe accedere ai prestiti agevolati e dare vita ad un'opera progettata piuttosto che spendere 80 milioni su un terreno privato e che potrà utilizzare per soli 3 anni restituendolo al proprietario notevolmente migliorato". Intanto, secondo indiscrezioni, il proprietario del vecchio fondo utilizzato come parcheggio negli anni passati e il cui uso quest'anno non è stato concesso, sembra che abbia dato la disponibilità alla stipula di un nuovo contratto ad uso gratuito, anche questo triennale e che risulterebbe più vantaggioso per il comune dato che per l'utilizzo non si richiede alcuna opera strutturale. Sul piatto della bilancia inoltre c'è anche la proposta dell'ingegnere Cesare Cavarra che da tempo propone l'utilizzo del pantano come area di sosta dato che questo nei mesi estivi si prosciuga completamente. Una soluzione già adottata in molti centri turistici ma che incontra il parere negativo della Soprintendenza che tende a salvaguardare l'area. "L'ipotesi non sarebbe però completamente da scartare a priori- ha affermato l'assessore ai Lavori pubblici Greco, e l'ente di tutela potrebbe dare il suo placet se si prospetta un uso solo temporaneo e limitato ai mesi estivi".
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 27-11-2004 - Categoria: Cronaca
Si sà: l'insensibilità degli ingegneri verso il territorio è cosa risaputa. Ma dispiace constatare che a questa insensibilità si aggiunga anche la completa "cecità" di quanto e di quello che accade e avviene nel nostro territorio. E' fatto noto a tutti che da diversi anni che l'ex salina della tonnara di Marzamemi è diventata un lago perenne. Infatti, mentre negli anni passati vi si svolgeva l'ambito campionato di calcio: da qualche anno non si svolge più per effetto della presenza dell'acqua che invade stagnante l'area della dell'ex salina:qua qua... Detto questo, che mi è sembrato doveroso fare notare ai due serissimi tecnici di Pachino e di Portopalo, si passa al punto che mi vede assolutamente contrario. La ipotesi ventilata e prospettata dal vicesindaco Dott. Valerini. Non si possono spendere 13,3 mila euro l'anno per migliorare il fondo di un'area privata e dopo 3 anni tornare punto e a capo. Con un terreno valorizzato da parte dell'ente comune e successivamente, dopo i tre anni, trovarsi senza nulla in mano e, sopratutto: con lo stesso identico problema di prima! La posizione che condivido in pieno, e credo di essermi già espresso su questo tema: è quella dell'amico della Margherita, Michelangelo Blandizzi. Bisogna rimettere mano al Piano dei Parcheggi che costò una cifra ( notula professionale)non indifferente al comune di Pachino. E, forti di questo piano approvato e adottato dal consiglio comunale nel 1990: chiedere un finanziamento specifico alla Regione Siciliana in base alla legge Tognoli e la specifica legge regionale siciliana di cui- mi dovete scusare ma sono 15 anni che non sono a Pachino- mi sfugge il numero. Per avviare, finalmente, ma con molto ritardo, (15 anni) la sua progressiva attuazione. Stabilendo le priorità dei punti urbanistici che il comune riterrà inderogabili e urgenti: per dotare il territorio di infrastrutture e servizi essenziali per il suo equilibrato e compatibile sviluppo!
Mi sembra giunta l'ora, non credete?