PACHINO - E' partita ufficialmente la raccolta delle firme dei consiglieri per richiedere al presidente del consiglio comunale Antonino Nicastro l'iscrizione all'odg del punto relativo alla mozione di sfiducia del sindaco. Nella riunione della serata di ieri l'altro nella sede di Forza Italia, a ritrovarsi sono stati i rappresentanti dei partiti politici di An, FI, e l'Udc insieme ad alcuni consiglieri comunali, e l'argomento è stato solo uno: le modalità della mozione ai danni del primo cittadino. I rappresentanti dei partiti hanno chiarito di aver compiuto prima dell'incontro un ennesimo tentativo di conciliazione con i rappresentanti di Rinascita ed il sindaco, ma i margini di dialogo sono stati ritenuti troppo esigui. "Nelle varie riunioni susseguitesi in questi giorni, -ha detto Nello Santoro, responsabile di FI- sono state proposte al primo cittadino ben nove soluzioni diverse per uscire dall'empasse politico ed amministrativo, ma nessuna delle ipotesi prospettate sono state accettate, per cui la situazione non trova alcuno spiraglio utile". Fermo anche il giudizio di Cicciarella, coordinatore dell'Udc secondo cui "lo stato dei fatti è tale da dovere necessariamente usare il bisturi rappresentato dalla mozione di sfiducia per restituire ai partiti la dignità politica che meritano, prima che la situazione possa ulteriormente peggiorare per la città". Anche il commissario di An Rotta sembra dello stesso avviso degli alleati politici, ed esprime soddisfazione nel prendere atto che le lagnanze di An, primo partito della Cdl ad abbandonare l'amministrazione, sono state condivise anche dagli altri partiti e dunque fondate. Su un punto inoltre i coordinatori dei partiti del centrodestra concordano, e cioè sul significato da attribuire alla firma della richiesta di sfiducia. Una firma, dicono, che sancisce una alleanza indissolubile tra i tre partiti e dalla quale non si potrà recedere. Un percorso che sarà mantenuto unitario sia se sfocerà nella sfiducia verso il primo cittadino, sia che servirà soltanto come strumento per indurre ad una svolta politico-amministrativa seria e nella direzione auspicata.
Dopo le relazioni dei leader politici è stata la volta di alcuni consiglieri comunali presenti che hanno firmato il documento, mentre altri, come la maggior parte degli esponenti di FI, si sono riservati di farlo chiedendo un margine ulteriore di tempo per meglio ponderare la loro decisione, forse a seguito delle perplessità manifestate da taluno. Dal fronte Rinascita intanto una nuova proposta, nella speranza di frenare la corsa di una macchina che sembra ormai irrimediabilmente avviata, e cioè di azzerare tutte le cariche, anche quelle istituzionali, per procedere ad una nuova redistribuzione che tenga conto dei nuovi equilibri. "Non una accettazione della proposta della Cdl di assegnare due assessorati per ciascun partito e riservarne soltanto uno al movimento civico, -tiene a precisare Piero Scala, assessore e vicesindaco appartenente al movimento di Rinascita- ma un rimpasto totale in modo da poter riequilibrare tutte le cariche, anche quelle assegnate. In caso contrario i responsabili della sfiducia si dovranno giustificare di fronte agli elettori per avere interrotto un'esperienza amministrativa a metà del suo percorso". Ma la proposta appare agli esponenti del centrodestra tardiva e forse anche strumentale, volta a rompere gli equilibri interni creatisi piuttosto che una volontà seria di dialogo. Fatta eccezione dunque per le perplessità di taluno, il dado sembra tratto. La richiesta comunque, anche qualora fosse firmata da tutti e 14 i consiglieri della Cdl non comporterebbe decisioni irreversibili, ma aprirebbe di fatto una fase di dialogo diversa da quella fino ad oggi registrata, mettendo Barone in una posizione difficile. Sono però in molti a credere che anche qualora la crisi dovesse trovare una soluzione incruenta, il clima risulterebbe ormai logorato al punto tale da non lasciare altra scelta.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 12-02-2004 - Categoria:
Politica
OPERAZIONI CHIRUGICHE MIRATE
Non ho il piacere di conoscere il Signor Cicciarella e, comunque, sono sicuro di non perdermi nulla in termini politici. La sua poco felice espressione su l'operazione da realizzare contro il Sindaco la dice lunga su quello che pensa della politica e delle persone che eventualmente gli dovessero creare qualche intralcio o problema.Infatti la sua "dialettica ospedaliera" lo ha portato a concepire questa frase poco felice contro una persona( il Sindaco) che è stata eletta direttamente dai Cittadini. Sarebbe importante che questo personaggio si misurasse con le libere elezioni e che venisse eletto dai cittadini prima di esprimere giudizi e condanne senza appello nei confronti dell'attuale Sindaco di Pachino. Questa la frase:
"lo stato dei fatti è tale da dovere necessariamente usare il bisturi rappresentato dalla mozione di sfiducia per restituire ai partiti la dignità politica che meritano, prima che la situazione possa ulteriormente peggiorare per la città"
Mi rammarica, inoltre, e anche molto l'attuale posizione di A. N. e la espressione del suo esponente politico di spicco: Emanuele Rotta. Egli forse non ha capito che chi ,a suo tempo, più di ogni altro ha voluto la sua destituzione da Vice-Sindaco sono gli stessi con cui, oggi, fà accordi politici a suo dire "inossidabili e duraturi".( pura illusione) Sono sempre loro- UDC- e solo loro che hanno frantumato e distrutto e messo nella condizione di non nuocere la sua azione politica all'interno di questa amministrazione. Sono stati sempre loro che hanno fatto in modo di allontanare l'assessore Saro Sultana.( con un aggangio interno a Rinascita comunque) Come sono stati sempre loro a cercare di defenestrare dall'amministrazione il suo stesso assessore: Giuseppe Giliberto. In definitiva si può assolutamente dire -e questa è la mia convizione personale- che prima hanno fatto il vuoto attorno al Sindaco: che, devo dire, con scarsa "intelligenza strategica" è stato per forza di cose al gioco. Ora è arrivato il suo turno. Ma, a questo punto, si trova quasi completamente disarmato e abbastanza solo nell'affrontare questa mossa tattica(sfiducia) che lo vorrebbe "assolutamente dipendente" dai giochi e dalle insaziabili voglie di questo Partito. Non rimane altro da fare che dare la piena solidarietà al Sindaco per la sua tardiva ma encomiabile posizione assunta negli ultimi giorni:" Parlo solo con chi vuole il bene di Pachino". Era ora Signor Sindaco che Lei capisse che quello che è successo a questa amministrazione è un filmetto di quarta serie che si gira ogni qualvolta che non vengono assunte come proprie le recondite volontà dei soliti e assai noti personaggi che della politica ne hanno fatto un vero mestiere. Pertanto nel riconfermarLe la mia piena solidarietà umana e politica: invito le forze democratiche progressiste che sono all'interno del consiglio Comunale a dare sostegno all'azione e al proseguimento di questa amministazione fino alla fine del suo mandato. Ciò al fine di rispettare la volontà di circa 6.000 cittadini, che ancora una volta vedono la loro espressione di voto e volontà politica calpestata da bramosie e da appettiti particolari che non trova riscontro in nessun altra realtà politica e amministrativa locale. Dal Cupolone del Duomo di Firenze. Cordiali Saluti. Spiros.