PACHINO - Si è svolta tra l'entusiasmo generale, ma anche con qualche istante di riflessione, la partecipata passeggiata in bicicletta organizzata dall'Apac (associazione pachinese anticrimine) in memoria della strage di via D'Amelio e di tutte le vittime di mafia.
Oltre 200 i partecipanti ufficiali, ma in tanti hanno preso parte alla manifestazione, non competitiva, pur non iscrivendosi.
Una carovana coloratissima ha preso il via da piazza Vittorio Emanuele, cuore della città, dipanandosi lungo le vie in direzione Marzamemi. «Siamo qui per dire no alla mafia e per dire che insieme possiamo impedire nuove vittime e nuovi soprusi - ha affermato il presidente dell'Apac Nino Gullotta -. Noi rappresentiamo simbolicamente la società nel suo insieme, spinta da un obiettivo comune: arrivare bene alle meta, in armonia, senza competizioni arroganti, senza raggiri gli uni verso gli altri».

Il presidente dell'Apac spiega ancora le motivazioni che hanno indotto l'associazione da lui presieduta a indire la manifestazione. «La nostra meta odierna è stata piazza Vittorio Emanuele, scelta come luogo fisico per l'iniziativa, ma nella simbologia della nostra manifestazione essa ha voluto rappresentare tutta la città, con i suoi problemi, i suoi travagli, le sue esigenze, che potranno risolversi solo attraverso la collaborazione di tutti, attraverso la trasparenza delle azioni e le scelte che mettano al primo posto Pachino nella sua globalità e non certo gli interessi di pochi o, peggio ancora, i giochi di potere con i numeri contraddittori e poco edificanti dei gruppi partitici».

Da qui il nostro slogan: «Democrazia è partecipazione».

Sa. Mar.