PORTOPALO - Rimpasto in giunta: nulla di fatto. Può riassumersi così la situazione nell'esecutivo cittadino tre giorni dopo il vertice di maggioranza che, stando ad indiscrezioni della vigilia, avrebbe dovuto ratificare alcuni cambi nella squadra assessoriale. Bocche cucite da parte di consiglieri e assessori che hanno rispettato la consegna del silenzio, soprattutto con la stampa. Ma, si sa, in questi casi qualche spiffero trapela ugualmente. Così si è appreso che al vertice di maggioranza l'assessore Gaetano Gennuso, uno dei pezzi da "novanta" della coalizione, era pronto a dimettersi in caso di mancato rimpasto; che esponenti sempre pronti a parlare dietro le quinte chiedendo l'estromissione di Mirarchi, nel faccia a faccia non hanno aperto bocca, allineati e coperti, aspettando che fossero altri a togliere le castagne dal fuoco con la richiesta al sindaco di avviare il rimpasto assessoriale a partire da Mirarchi. Quest'ultimo, che in quasi due anni da assessore ha affinato la conoscenza dei meccanismi della politica locale, prima ha agitato la bandiera delle dimissioni, definendo "squallida" la situazione, adesso, fiutando la tempesta, ha optato per il basso profilo, all'insegna del detto "calati giunco che passa la piena". Da qui la sua scelta di silenzio stampa, sperando che termini la burrasca. E il sindaco? Aspetta le indicazioni della sua maggioranza. L'obiettivo di Cammisuli è di non perdersi in chiacchiere e di sfruttare al massimo questi ultimi due anni di mandato, per portare a compimento il suo programma. Mentre l'opposizione, quella che sta fuori dal consiglio comunale, ricomincia ad organizzarsi.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 14-04-2007 - Categoria:
Politica