PACHINO - Centrodestra ancora in attesa in vista della scelta delle candidature per le prossime elezioni provinciali di metà giugno. Mentre nel centrosinistra si cominciano a stringere i ranghi e si è giunti alla scrematura finale per la scelta del candidato unitario tra i tre (Pintaldi, Borgh e Casalino) che si sono dichiarati disponibili a rappresentare il Pd pachinese, nel Pdl si attendono contatti con i vertici provinciali. "Dobbiamo attendere ancora qualche giorno, -ha affermato il coordinatore di Forza Italia Peppe Giliberto- poiché siamo in attesa che i maggiori enti del partito si liberino dagli impegni istituzionali a livello nazionale di inizio legislatura. Saranno loro a darci le indicazioni per la corsa alle regionali". Giliberto dunque prende tempo, ma sembra che qualche indicazione dai big sia già arrivata. A tenere banco nel centrodestra infatti è l'impegno assunto dai maggiori enti del partito di Berlusconi con il movimento civico Rinascita di Pachino per dare spazio ad un esponente della lista civica tra le file del Pdl.
Un impegno, preso pubblicamente dallo stesso ministro Prestigiacomo e dai senatori Centaro e Alicata, che il centrodestra sembra orientato a rispettare. Per questo Rinascita avrebbe già individuato il candidato da proporre al centrodestra, ma a condizione che la proposta fatta dalla lista civica sia abbracciata dall'intero Pdl e che sia una candidatura quanto più unitaria possibile. "Tutto dipenderà dalle direttive dei vertici, -ha ribadito Giliberto-. Noi un candidato interno da proporre lo avremmo, e si tratta di un candidato di tutto rispetto sia per militanza che per calibro politico. Siamo però ben disposti al dialogo con tutte le varie componenti al fine di valutare". Negli ambienti politici si sussurra di un appoggio proprio di Giliberto ad un esponente che ha già acquisito la sicurezza di essere presente nelle liste del Pdl. "Smentisco categoricamente, -ha concluso Giliberto- e ribadisco che nessuna proposta potrà essere accolta senza prima un confronto con i vertici del partito". Nella sinistra estrema il segretario di Rifondazione Totò Caccamo ha smentito una possibile candidatura della Fronterrè che potrebbe essere chiamata ad affrontare nel giro di qualche mese una seconda estenuante campagna elettorale. Nell'Udc invece si è ben lontani dal raggiungere nei fatti l'agognata unità cercata, anzi sembra più probabile una scissione interna che, pur mantenendo una unità di facciata, possa portare una frangia che già si è distinta per le regionali appoggiando Gianni e non Cappadona, a scegliere altri candidati piuttosto che il locale Iacono.
Sa. Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 09-05-2008 - Categoria:
Politica