PACHINO - Si arena il percorso politico del Partito democratico pachinese. Le varie componenti ormai da diverse settimane si stanno logorando nel tentativo di imporre la figura del coordinatore. Al momento la corrente dei Democratici di sinistra propone l'ex segretario diessino ed ex candidato a sindaco Corrado Ruscica, da sempre uomo salvezza per i Ds pachinesi e persona di apprezzabile equilibrio forse l'unico in grado di coagulare le varie anime che costellano i Ds locali. A contrapporsi a questa candidatura c'è quella di Giancarlo Barone, proveniente dalla cosiddetta “società civile” e proposto dalla corrente che si identifica nel fenomeno dell'associazionismo. Si tratta comunque , a ben vedere di un braccio di ferro tutto interno al partito della quercia dato che lo stesso Barone così come gran parte degli iscritti al Pd e che si identificano nella corrente della “società civile” sono tutti iscritti ai Ds. A conferma di ciò c'è il precedente dell'ultimo congresso in casa diessina dove proprio Giancarlo Barone aspirava alla carica di segretario sezionale in contrapposizione a Nino Pernicone, supportato dalla vecchia guardia dei Ds, poi eletto all'unanimità dato che Barone non risultava in regola con i tesseramenti e dunque aveva ritirato la sua candidatura.
Il braccio di ferro interno al partito di Borgh e Bruno ora si ripropone all'interno del Partito democratico. Fuori gioco invece rimangono le altre componenti, tant'è che Giorgio Giliberto, referente dell'Udeur, ha preferito assumere una posizione di distinguo che preannuncia l'uscita dal Pd. A fargli da eco è l'esponente della Margherita Michelangelo Blandizzi che ha affermato: “Giliberto non ha tutti i torti, poiché nel Pd non c'è dialogo. Un partito non si può appiattire su posizioni personali di pochi come ad esempio è accaduto a Portopalo, e va cercato il massimo dialogo con i moderati. Inoltre, -ha continuato Blandizzi riferendosi alla segreteria locale, il coordinatore del Pd non può che essere un esponente dell'area Letta-Margherita e gli accordi precostituiti non ci piacciono perché autorizzano a prendere atto delle naturali conseguenze”. Infine Blandizzi fa un appello a Giliberto: “Rifletta bene prima di passare in altri schieramenti, poiché l'attuale amministrazione è morta e sepolta”. Anche l'ex segretario diessino Borgh concorda nella mancanza di dialogo nel nuovo Pd ed ha affermato: “La corrente della Società civile non è abituata ai meccanismi dei partiti. Per il coordinatore accetteremo la designazione che proverrà dal confronto democratico”.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 29-12-2007 - Categoria:
Politica