Pensionato muore asfissiato

PACHINO – Quando i carabinieri sono entrati nella sua abitazione l'hanno trovato ormai privo di vita, con una mano inutilmente protesa verso il comodino al quale aveva cercato di aggrapparsi prima di cadere e perdere i sensi. Per terra, poco distante, i mozziconi delle candele utilizzate per rischiarare un po' l'ambiente da quando, da due mesi a questa parte, gli era stata anche sospesa l'erogazione dell'energia elettrica.

È stato trovato in questa maniera ieri mattina nella sua abitazione di via Libertà, alla periferia di Pachino, centro vitivinicolo ad una cinquantina di chilometri da Siracusa, Salvatore Spataro, 69 anni, un bracciante in pensione che viveva da solo da quando la moglie era scomparsa. L'uomo è morto per asfissia provocata dalle esalazioni di monossido di carbonio sprigionatesi dall'incendio, dolosamente appiccato, alla porta dell'ingresso secondario della sua abitazione. Il fatto si è verificato la scorsa notte.

Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Noto e della stazione di Pachino, che stanno svolgendo le indagini, ignoti avrebbero appiccato le fiamme, utilizzando comunque mezzi e sistemi rudimentali, alla porta di legno che protegge l'ingresso secondario dell'abitazione. Sempre secondo la prima ricostruzione investigativa Salvatore Spataro dopo essere stato svegliato di soprassalto nella notte dall'odore acre del fumo che iniziava ad invadere l'abitazione ha provato, al buio, a raggiungere una finestra magari per chiedere aiuto ma sarebbe ben presto caduto perdendo i sensi.

Sul corpo dell'uomo non sono state trovate tracce di violenze di alcun tipo (nè sono stati rilevati segni di effrazione nei varchi di accesso dell'abitazione) circostanza questa che, unita alla riscontrata presenza sul cadavere di alcuni “segni” tipici di una morte causata da asfissia da monossido di carbonio – soprattutto le narici annerite e la particolare colorazione di alcune “macchie” ematiche –, fa escludere agli inquirenti che chi ha agito appiccando il fuoco al portone avesse come intenzione quella di causare la morte del pensionato.

I carabinieri per tutta la giornata di ieri e sino a notte hanno ascoltato conoscenti della vittima, scandagliato a fondo gli ambienti che Salvatore Spataro era solito frequentare, effettuato numerose perquisizioni domiciliari. Un'attività di ampio respiro che avrebbe confermato l'ipotesi che la morte del pensionato sia stato un evento che non rientrava nei propositi di chi ha appiccato l'incendio.
Fonte: www.gazzettadelsud.it il 29-04-2002 - Categoria: Cronaca

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