PACHINO - «Ritengo che per governare Pachino con i suoi innumerevoli problemi, le sue difficoltà e le sue necessità, sia necessaria la massima unione». Ha esordito così Corrado Ruscica, candidato a sindaco di Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Democratci di sinistra, Italia dei Valori e la lista civica per il partito democratico. Una coalizione monca dunque, quella che candida Ruscica. «Inizialmente abbiamo tutti creduto di poter realizzare un'unica grande coalizione progressista - ha affermato - ritenendo che la lealtà tra le varie componenti fosse alla base della grande coalizione. Tutto sembrava procedere bene soprattutto quando firmammo l'intesa davanti a Rita Borsellino che controfirmò il nostro documento programmatico. Ma nonostante tutto, c'è chi ha preferito realizzare una casa abusiva. È stato così che la coalizione si è sfasciata. La proposta della mia figura come sindaco di Pachino - ha affermato Ruscica - è stata fatta dopo la fuga in avanti degli altri partiti a noi più vicini e doveva essere una proposta volta a ricucire lo strappo. Da sempre infatti sono stato visto come un mediatore ed ero disponibile a ritirarmi nel caso in cui fosse stato raggiunto un accordo. Non è stato così, e non per colpa nostra.
Noi cercavamo solo una candidatura politica e di discontinuità rispetto ad un'amministrazione, quella targata Barone, che ha fallito in tutto e per tutto costituendo con i suoi 52 assessori l'emblema del fallimento». Ma alla domanda se in vista di un probabile ballottaggio il fronte del centrosinistra potrebbe ricomporsi, Ruscica ha risposto: «Certamente, ma non ci precluderemo la possibilità di guardare anche alle altre formazioni civiche ed in questo sarà importante vedere i risultati elettorali». Una stoccata Ruscica la dà anche alla lista degli agricoltori schieratasi con la Casa delle Libertà. "Il paese vive una profonda crisi economica ed un disagio sociale profondo. Riteniamo che gli agricoltori abbiano sbagliato ad allearsi con il centrodestra. era necessario dare un elemento di discontinuità ed invece hanno preferito allearsi con chi fino ad oggi ha gestito l'agricoltura». Per quanto riguarda le indicazioni degli assessori a primo turno Ruscica ha affermato: «Sono un uomo di partito e credo che sia giusto che siano stati i partiti ad indicarmi i nomi. Credo che i partiti siano una risorsa per la politica ed ho potuto già apprezzare la validità delle persone che mi sono state indicate».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 02-06-2006 - Categoria:
Politica