PORTOPALO - L'esclusione del castello di Capo Passero dal gruppo di Beni culturali inseriti nei fondi europei «Pon Fesr 2007-11", scatena la reazione dell'Amministrazione comunale. Giorgio Chiaramida, assessore alle Attività produttive, parla di «logica miope del Governo regionale», evidenziando l'esclusione non solo di Portopalo ma praticamente di tutta la zona sud. «L'assessore regionale Missineo - dichiara Chiaramida - dovrebbe spiegarci come mai undici milioni e mezzo di euro di finanziamenti sono stati convogliati solo a Siracusa e nella zona nord della provincia». Nel caso specifico di Portopalo, l'assessore comunale focalizza l'attenzione sul castello dell'Isola di Capo Passero. «Pochi giorni fa abbiamo sentito le parole del presidente della Regione, Lombardo, che a Portopalo aveva parlato senza mezzi termini della necessità di aprire al più presto il forte spagnolo, oltretutto completo di arredi, sedie e persino di un impianto fotovoltaico. Poi, andiamo a vedere le scelte comunicate dall'assessore Missineo e ci cascano letteralmente le braccia.

E' vergognosa l'esclusione perpetrata ai danni del nostro territorio e in generale dell'intera zona sud del siracusano. Ancora una volta, registriamo un'attenzione quasi interamente concentrata sul comune capoluogo e su pochi altri centri che possono contare su agganci in alto loco». Per il castello dell'isola, dunque, le prospettive si presentano negative anche per l'estate 2011. Completato nel 2009 e subito inaugurato in pompa magna, con annesso concerto jazz di Francesco Cafiso, sia pure in piazza Scalo Mandrie a causa di una mareggiata d'inizio settembre, il forte è ripiombato nel dimenticatoio mentre i turisti si domandano perché un bene così ricco di storia e situato in una posizione straordinaria debba restare chiuso dopo tanti fondi pubblici spesi per svariati restauri. Il deputato regionale Enzo Vinciullo ha annunciato a questo proposito un'interrogazione urgente al presidente della Regione.

SERGIO TACCONE