Per il melone si teme un ribasso dei prezzi

PACHINO - Nella commercializzazione del melone di Pachino si teme un ribasso dei prezzi. Il rischio, tuttavia, non è al momento concreto. Lo ha assicurato il presidente dell'Associazione per la tutela dei prodotti tipici pachinesi Salvo Chiaramida. "Non c'è nessun dato allarmante allo stato attuale -afferma Chiaramida- anzi sono buoni i prezzi di realizzo; si teme, eventualmente, un ribasso dei prezzi per eccesso di prodotto". La situazione risulterebbe una conseguenza delle rigide temperature invernali registrate nel mese di Febbraio, quest'anno, in modo particolare, al di sotto della media stagionale. L'eccessivo freddo, infatti, ha causato un indugio di qualche settimana nel trapianto delle piantine, per cui, inevitabilmente, la raccolta è stata ritardata. Se negli anni precedenti il suo culmine è stato collocato tra il primo e il quindici Maggio, attualmente, invece, i grossi quantitativi di melone devono ancora essere raccolti. Motivo per cui la scarsa quantità ha contribuito ad un notevole rialzo dei prezzi, che potrebbero subire un picco in discesa con l'avvento di grandi quantitativi di prodotto nei mercati. Frattanto, prezzi medio - alti anche per il pregiato pomodoro di Pachino, che rivendica, per fare un esempio, circa cinquanta centesimi in più al chilogrammo rispetto al pomodoro di Vittoria.

di Lidia Corallo
Fonte: LaSicilia.it il 29-05-2003 - Categoria: Economia

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