MARZAMEMI - “Per la chiesetta sconsacrata di Marzamemi stiamo facendo tutto quanto è necessario al fine di acquisirla e metterla al riparo dall'ulteriore degrado”. Ad affermarlo è stato ieri il soprintendente alle belle arti di Siracusa Mariella Muti, intervenuto per rassicurare quanti hanno manifestato legittime preoccupazioni per lo stato di progressivo degrado in cui versa quello che è il simbolo di Marzamemi. “Lo stanziamento economico per l'acquisizione è già stato fatto nel passato, -ha continuato la Muti- e stiamo seguendo passo passo l'iter necessario. L'acquisizione ha subito un rallentamento a seguito della contestazione del valore da parte del proprietario che ha rigettato l'offerta della Soprintendenza. Durante la settimana scorsa una commissione è stata al lavoro per procedere ad una nuova valutazione che darà vita ad una ulteriore offerta”. Il soprintendente Mariella Muti inoltre ha rassicurato in merito alla conservazione della chiesetta ma anche dell'intero centro storico. “Tutto è sottoposto a vincolo, ed i proprietari sono già stati diffidati a salvaguardare tutte le opere e gli eventuali interventi vengono fatti sotto stretta sorveglianza ed a seguito di autorizzazioni della Soprintendenza. Auspico, -ha continuato la Muti- che l'iter di acquisizione della chiesetta possa comunque concludersi velocemente con l'accettazione, da parte dei proprietari, della nuova offerta. In caso contrario i tempi potrebbero allungarsi, ma se così sarà dovranno essere i proprietari a salvaguardare l'immobile”.
I tempi dunque non dipendono tanto dalle istituzioni chiamate alla tutela, ma dalla legislazione che garantisce anche i privati chiamati a cedere beni di rilievo storico o artistico. Intanto nell'antico borgo, da ieri è stata messa in funzione la seconda parte dell'illuminazione artistica relativa al vicolo Villadorata ed al piazzale Balata. L'impianto, del tutto identico a quello installato in piazza Regina Margherita, ha già convinto i visitatori del Borgo sia dal punto di vista estetico che da quello della luminosità. Installati e già in funzione anche tre fari incastonati nelle antiche basole e che illuminano la facciata del loggione della tonnara purtroppo ancora privo di portoni e le cui aperture sono state sbarrate con fogli di lamierino sui quali vengono attaccati decine di antiestetiche affissioni pubblicitarie. La nuova illuminazione ha definitivamente mandato in pensione i vecchi fatti a braccio che saranno rimossi con il completamento del cantiere finanziato dai fondi ministeriali dell'otto per mille, così come rimossi saranno i pali Enel che reggono i fili che alimentano la vecchia illuminazione. Il cantiere dovrebbe chiudersi comunque prima del periodo natalizio, ma già la nuova luce ha dato un positivo aspetto dei luoghi sui quali sono concentrate le attenzioni della Soprintendenza di Siracusa.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 26-11-2007 - Categoria:
Cronaca