PACHINO - Il giorno dopo la sospensione degli sfratti esecutivi nelle palazzine popolari di via Mascagni a seguito dell'ordine del prefetto, tra i residenti del complesso si tira un sospiro di sollievo. A dichiararsi soddisfatta è anche Barbara Fronterrè che in veste di assessore provinciale aveva investito del problema sociale legato agli sfratti il prefetto con una lettera dai toni informali ma molto forti e decisi al fine di sollecitare una decisione risolutiva del “problema via Mascagni”. “Da anni mi occupo delle case popolari di via Mascagni, -ha scritto la Fronterrè- per gli incidenti che vi si susseguono a causa dell'inesistente manutenzione delle palazzine e dell'area circostante da parte degli enti competenti; per le difficili condizioni di esistenza di centinaia di cittadini, molti dei quali minori.
In questi anni, abbiamo dispiegato il nostro impegno nell'ascolto partecipe delle persone che vivono tale disagio, nell'organizzare forme di partecipazione democratica attraverso l'istituzione di comitati in un contesto difficile, abusato da vari politici locali per squallidi acquisti di consenso elettorale; nel mediare le istanze di questi cittadini agli organismi competenti, comune di Pachino ed Istituto Autonomo Case popolari”. Nonostante l'impegno però, il senso di abbandono in cui versano le strutture e la popolazione che vi abita è rimasto immutato, e la stessa Fronterrè denuncia la latitanza delle istituzioni. “In questo complesso abita il bisogno, -ha continuato l'assessore provinciale- ed è come se l'intero quartiere non esistesse. Durante le piogge le acque tracimano rendendo inaccessibili le case, vi sono topi ed insetti e nessuno si occupa di ciò. In questi anni è valso una sorta di patto silenzioso e inaccettabile: voi non pagate, noi non interveniamo”.
Sa.Mar
Fonte:
LaSicilia.it il 18-10-2007 - Categoria:
Cronaca