PORTOPALO - Rimane sempre più isolato dai principali collegamenti il Comune di Portopalo. Un isolamento che penalizza oltremodo il centro più a sud d'Italia, sia dal punto di vista economico e commerciale che dal punto di vista turistico. Le penalizzazioni si iniziarono con la soppressione della tratta ferroviaria su cui peraltro erano stati fatti diversi investimenti per l'ammodernamento in particolare con il ponte sul Tellaro costruito e mai utilizzato dalle Ferrovie dello Stato.
Ma l'isolamento dell'estremo sud è continuato con l'estromissione dei benefici dell'autostrada. La Siracusa-Gela nel tratto Noto-Rosolini passa vicinissima a Pachino, tuttavia né in fase di progettazione e né in fase di esecuzione, è stato previsto uno svincolo in direzione di Portopalo. Quasi un ostracismo, quello nei confronti di uno dei centri più produttivi della provincia, con merci deperibili che, senza i collegamenti adeguati, impiegano mediamente 12 ore in più per arrivare ai mercati del nord.
A ciò va aggiunta una viabilità interna precaria. Più volte i maggiori imprenditori agricoli hanno evidenziato il pessimo stato in cui si trova la viabilità rurale. Un isolamento aggravato anche dal prezzo del carburante. Al distributore la benzina e il gasolio a Portopalo costano in media dai 5 ai 7 centesimi di euro in più rispetto agli altri centri. Il motivo è da ricercarsi proprio nelle difficoltà e nei maggiori costi che le compagnie petrolifere incontrano per rifornire le pompe. E il maggior costo del trasporto ha rilevanza su ogni genere di merce e incide sul consumatore finale
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 17-10-2010 - Categoria:
Cronaca