PORTOPALO - Inserito nella manovra economica il fermo pesca temporaneo di 45 giorni. Una misura definita «necessaria per garantire il futuro della pesca nel Mediterraneo» secondo il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Saverio Romano (Pid).
«Il fermo temporaneo della pesca di 45 giorni, rappresenta una misura necessaria per il futuro del settore ittico non solo nazionale, ma mediterraneo. Per evitare che questa decisione gravi eccessivamente su un comparto già in difficoltà, - ha aggiunto il ministro - abbiamo previsto una compensazione a favore dei pescatori che non concorre alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, né del valore della produzione netta ai fini dell'imposta regionale sulle attività produttive». La misura è stata inserita nella manovra economica in attuazione del regolamento Ce n.1198/2006. Le modalità di attuazione, l'entità del premio, le relative erogazioni, la definizione degli eventuali periodi di arresto temporaneo supplementare per esigenze biologiche, le misure di gestione e di controllo, tenuto conto del sistema di localizzazione satellitare, per la tutela delle risorse ittiche giovanili nella fascia costiera e nelle zone di tutela biologica, saranno definite con decreto del ministro e dopo aver sentito la Commissione consultiva centrale per la pesca e l'acquacoltura.

Intanto, i dati di occupazione all'interno del comparto ittico si confermano preoccupanti. Nell'ultimo quadriennio i posti di lavoro persi in Sicilia nel comparto ittico sono stati 4.500. All'interno della marineria portopalese, sono sempre meno i giovani che ritengono attraente il comparto ittico. Il motivo principale è il basso livello di reddito. Ma è solo uno dei motivi. Le speranze per un rilancio passano, inevitabilmente, dagli interventi previsti all'interno dell'area portuale che riguarderanno anche la parte peschereccia oggi pesantemente insabbiata in alcuni tratti.

SERGIO TACCONE