Pescatore evidenzia l'esiguità di mezzi alla guardia medica

PORTOPALO - Un pescatore di Portopalo, M.F., dopo essersi conficcato l'amo da pesca è ricorso alle cure della locale guardia medica, lamentandosi, a suo dire, per gli scarsi mezzi a disposizione nella struttura di via Luigi Sturzo.
«Il medico ha fatto tutto il possibile, e lo ringrazio per la cura che ha prestato nel soccorrermi - dichiara il pescatore - ma non si può lasciare un posto di guardia medica così sfornito del materiale di prima necessità. Una situazione non molto bella insomma - afferma M.F. - poichè c'era penuria anche di garza e di cerotti».

L'episodio risale all'alba dell'altro ieri, intorno alle quattro del mattino. Durante le fasi di lavoro il marinaio si è conficcato l'amo ad una mano recandosi al presidio di guardia medica per farsi estrarre l'oggetto in ferro. Ieri mattina abbiamo sentito Carmelo Vaccaro, responsabile del servizio di guardia medica di Portopalo. Il medico, anch'egli portopalese e conoscitore quindi della realtà locale (in passato è stato anche sindaco del comune marinaro) ha smentito categoricamente la versione data dal pescatore sottolineando il comportamento impeccabile del medico di guardia in quella circostanza e specificando le competenze spettanti ad un presidio di guardia medica.

«Innanzitutto va detto - sostiene Vaccaro - che per l'estrazione dell'amo non è in guardia medica che bisogna rivolgersi ma al presidio territoriale d'emergenza o, in casi più gravi, al pronto soccorso dell'ospedale più vicino, in questo caso quello di Noto. Il medico che ha estratto l'amo ha fatto più di quello che gli spettava e per questo va lodato. Smentisco inoltre nella maniera più categorica che il presidio di Portopalo fosse sprovvisto di garza e cerotti poichè l'approvvigionamento di questo materiale sanitario avviene con regolare cadenza ed in base alle segnalazioni che vengono fatte dai medici di guardia. Personalmente controllo con continuità questo aspetto».

Quali sono, chiediamo allora, in questo periodo i tempi di consegna del materiale sanitario necessario per un presidio come quello portopalese? «In periodi di alta stagione, mi riferisco ad esempio ai mesi estivi - aggiunge Vaccaro - il consumo del materiale sanitario è più elevato perchè l'utenza cresce data la consistente presenza dei turisti ma per il resto dell'anno non si ha una mole di interventi tale da prevedere continui approvvigionamenti di garza, cerotti e quant'altro sia necessario ai medici. E' ovvio tuttavia che non si possono pretendere da un presidio di guardia medica degli standard equiparabili a quelli di un pte o di un pronto soccorso e da questa distorsione, presente in molti cittadini, che nascono incomprensioni e malintesi come quello segnalato dal pescatore».

Carmelo Vaccaro coglie l'occasione per informare i cittadini affinchè in casi più gravi si rivolgano al pte. «Molti a Portopalo - dice ancora Vaccaro - sconoscono l'esistenza del presidio d'emergenza attivato a Pachino. In guardia medica bisogna recarsi per prestazioni ordinarie non certo per l'estrazione di un amo come in questo caso. Sarebbe opportuno promuovere delle campagne informative mirate, magari in collaborazione con l'assessorato comunale alla sanità, per educare in questa direzione i cittadini. Altrimenti si rischia di fare soltanto confusione».
Fonte: LaSicilia.it il 14-11-2002 - Categoria: Cronaca

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