PACHINO - La sezione locale dei comunisti italiani in questi giorni sta facendo due petizioni, la prima per creare una nuova scala mobile, ovvero per aumentare i salari, gli stipendi e le pensioni adeguandole al caro vita, la seconda contro la riforma Moratti. «Siamo arrivati a quota 923 firme per entrambe le petizioni - spiega Gioacchino La Corte, esponente della locale sezione del partito comunista -. In questi anni di governo Berlusconi la vita delle famiglie italiane ha subito gravi danni. La retribuzione dei lavoratori è stata falcidiata dall'inflazione, dall'aumento vertiginoso di prezzi e tariffe e dalla precarietà del lavoro. Quello che una volta si comprava a dieci mila lire oggi si compra a dieci euro, ovvero venti delle vecchie lire, tutto è raddoppiato, per non dire triplicato, solo la retribuzione è rimasta invariata. Noi sappiamo che le attuali retribuzioni non consentono di vivere con tranquillità e dignità e spesso non consentono di arrivare a fine mese, per questo proponiamo che ogni anno, quando gli aumenti contrattuali non sono sufficienti, scatti un meccanismo che adegui automaticamente i salari, gli stipendi e le pensioni all'aumento reale del costo della vita. Per quel che riguarda invece la riforma Moratti, stiamo facendo una petizione perché siamo convinti che senza un elevato livello d'istruzione per tutti, viene cancellato il diritto ad un futuro di vita dignitoso, noi vogliamo che i giovani raggiungano a 18 anni il traguardo dell'istruzione superiore, così come 40 anni fa, l'obbligo di istruzione, elevato a 14 anni, ha consentito di conseguire la licenza media al 97% dei ragazzi».
Silvestra Sorbera
Fonte:
LaSicilia.it il 30-11-2005 - Categoria:
Cronaca