PACHINO - Comune di Pachino costretto a fare marcia indietro sul ricorso al Tar per avversare l'approvazione definitiva del piano paesistico elaborato dalla Regione in collaborazione con la soprintendenza di Siracusa. La decisione è stata presa dopo che il legale incaricato dalla casa municipale, l'avvocato Graziano Siringo, ha inviato una nota con la quale si sottolineava l'assoluta inopportunità di proporre ricorso atteso che i termini per la presentazione del ricorso erano ormai scaduti. Ed infatti la delibera con cui si conferiva l'incarico al legale era stata adottata dalla giunta proprio a ridosso dalla scadenza della pubblicazione all'albo del piano paesistico, scadenza maturata lo scorso 14 maggio. Su invito dello stesso legale inoltre, l'amministrazione, guidata dal sindaco Paolo Bonaiuto, ha deciso di adottare un'altra strategia, facendo ricorso al presidente della Regione per il quale esistono margini di tempo più ampi. La decisione, inoltre, arriva dopo che altri enti e soggetti privati, nelle settimane scorse, avevano rinunciato alla richiesta di sospensione della vigenza del piano. Il Tar di Catania, in quella sede, aveva ritenuto di non doversi pronunciare in attesa che il Cga di Palermo assumesse una decisione in ordine al piano paesaggistico relativo alla provincia di Ragusa. Anche nella provincia iblea infatti, il piano ed i vincoli imposti, hanno provocato una sollevata di scudi che sono sfociati nei ricorsi ai tribunali amministrativi.
La marcia indietro del comune di Pachino, legata comunque solo all'iter procedurale da seguire e non alla decisione di proporre una impugnativa, ha provocato i commenti sarcastici di una parte dell'opposizione locale che con il presidente del consiglio in attesa di reintegra Andrea Rabito ha affermato: «Ancora una volta al comune di Pachino sorgono problemi per le cattive interpretazioni delle leggi e dei termini. Così come una cattiva interpretazione normativa c'è stata sulla sfiducia alla presidenza del consiglio, una altrettanta cattiva interpretazione c'è ora stata sui tempi per ricorrere al Tar contro il piano paesistico. Ora l'unica possibilità rimasta è data dal ricorso al presidente della Regione che tuttavia lascia il tempo che trova». L'attuazione del piano paesistico a Pachino aveva provocato avversioni da parte dei tecnici, in particolare ingegneri ed architetti, ad eccezione di una minoranza. La maggior parte dei professionisti ritiene altamente limitativa dello sviluppo non solo edilizio ma anche imprenditoriale ed agricolo, l'applicazione rigida dei vincoli. Una vera e propria campagna di sensibilizzazione anti-piano era stata poi lanciata dall'ingegnere Cesare Cavarra che aveva anche presenziato per alcuni giorni in piazza per spiegare all'opinione pubblica i lati negativi di quella che considera una eccessiva tutela del territorio.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 18-05-2012 - Categoria:
Politica