PACHINO - L'opposizione con in testa il capogruppo del Pd Roberto Bruno si dichiara disponibile a discutere in merito alla rivisitazione della moratoria votata dal consiglio comunale che impedisce di approvare varianti al piano regolatore generale. Il Pd dunque potrebbe accogliere le istanze provenienti dalle organizzazioni di categoria degli edili, Cna e Casartigiani che, nei giorni scorsi, avevano lamentato l'eccessivo protrarsi della fase di stallo dell'economia locale dovuta anche alla mancanza di aree utilizzabili per le attività artigiane ed all'impossibilità di modificare la destinazione ed uso delle aree esistenti a causa della moratoria nelle varianti al Prg. «Siamo pronti a sederci immediatamente attorno ad un tavolo e discutere seriamente i termini della moratoria e gli interessi della categoria, -ha affermato Bruno- ma nel rispetto inderogabile sia della normativa in materia di urbanistica che dell'iter sull'approvazione del piano regolatore generale. Siamo infatti realmente interessati e inclini ad avviare uno sviluppo economico che sia al tempo stesso sostenibile e che non vada ad intaccare ulteriormente il già compromesso equilibrio del nostro territorio». Bruno poi ha fatto riferimento alla mancanza dello strumento urbanistico, scaduto da oltre 14 anni, per cui coloro che impediscono realmente alle piccole e medie imprese artigiane di investire sfruttando finanziamenti regionali ed europei, sono coloro che da decenni impediscono l'adozione del nuovo Prg.
Un piano regolatore «ricaduto nel silenzio, -ha accusato Bruno- celato nel più stretto riserbo nonostante più volte la quarta commissione urbanistica abbia invitato i progettisti a presentarsi in consiglio comunale». Bruno inoltre ha attaccato a testa bassa il capogruppo del movimento Rinascita Salvatore Blundo che aveva solidarizzato con i rappresentanti di Cna e Casartigiani accusando l'opposizione di aver voluto paralizzare l'economia della città votando la moratoria sul Prg. Intanto incalza la battaglia politica. L'Udc per voce ufficiale della segreteria del partito e del suo capogruppo in consiglio Salvatore Midolo, ha rinviato al mittente le avance fatte dal gruppo Giliberto che aveva reso noto, tramite l'ex assessore Giorgio Giliberto, di guardare al partito della vela per accasarsi politicamente. Da Midolo e dai quartieri generali dell'Udc arriva però uno stop netto: il gruppo Giliberto sarà il benvenuto solo se i suoi consiglieri passeranno all'opposizione. «L'Udc ha un direttivo ed un organigramma, -ha affermato Midolo- oltre ad un rappresentante in consiglio comunale. Il partito ha fatto anche una scelta ben precisa e palese, e cioè quella di sedere tra i banchi dell'opposizione. Chiunque avanzi dunque pretese di adesione all'Udc deve sapere e tenere bene in mente che questa sarà la linea politica che verrà seguita anche per il futuro».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 08-01-2012 - Categoria:
Politica