Si sono dimessi i progettisti del piano regolatore generale del comune. Gli architetti Cantone ed Agnello hanno rassegnato le loro dimissioni nei giorni scorsi e la giunta municipale con delibera ne ha preso atto. Secondo indiscrezioni i due professionisti che avevano il compito di pianificare lo sviluppo territoriale e conseguentemente anche quello economico della città avrebbero espresso nelle scorse settimane delle perplessità relativamente alle richieste che provenivano dalla casa municipale pechinese. Non è la prima volta che i due professionisti rassegnano le loro dimissioni. Nei mesi scorsi gettarono la spugna ed al loro posto fu nominato un commissario ad acta da parte della regione. Poi l’emergenza rientrò con la revoca delle dimissioni da parte dei professionisti. L’assessore ai lavori pubblici Sebastiano Zocco ha parlato di dimissioni tecniche dei due progettisti che comunque potrebbero essere reincaricati di una seconda fase di programmazione. “Il piano regolatore fin qui portato avanti, - ha affermato l’assessore ai lavori pubblici - era già vecchio e non rispondente alle esigenze della città ed alle indicazioni politiche.
Con le dimissioni dei due professionisti si tronca una prima fase di progettazione su cui rischiavano di impantanarci. In questo modo con le loro dimissioni ed il saldo della fase progettuale già svolta chiudiamo una fase. Prossimamente si aprirà una seconda fase progettuale nuova e maggiormente rispondente alle esigenze della città. Per questa fase nuova stiamo già lavorando”. Non è chiaro dunque se il divorzio tra comune e progettisti sia avvenuto in maniera consensuale o vi siano stati degli attriti nelle strategie da perseguire. Da sempre infatti il Prg costituisce materia piuttosto delicata per ogni amministrazione che decida di mettervi mano. Intanto sempre nell’ambito di opere pubbliche e programmazione di opere, la giunta municipale ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche 2008-2010. Tra le prime opere ritenute aventi maggiore priorità e che risultano finanziate ci sono il collettore delle acque bianche del settore nord-est della città con un progetto stralcio di 423 mila euro circa, la piscina comunale per un finanziamento di 2 milioni di euro. Il Pit fascia costiera per 2 milioni 659 mila euro circa che l’amministrazione ha ritenuto di inserire nonostante il decreto di revoca da parte della Regione el’area degli attendamenti di protezione civile per 2 milioni di euro. Non risulta invece finanziata la strada a monte di Marzamemi per la quale c’era un finanziamento della Regione.
(SALVATORE MARZIANO)
Fonte:
La Sicilia del 02.02.08 il 04-02-2008 - Categoria:
Politica