MARZAMEMI - La vendita della Piazzetta Brancati di Marzamemi, comunemente detta “piazzetta rossa” per la caratteristica mattonatura o piazzetta Montoneri dal nome di un ristorante che sporge sul piazzale, non è una novità assoluta, anzi a sapere della vendita erano in molti, in particolare gli amministratori della passata legislatura che però, dopo un iniziale interessamento non si adoperarono per concludere la compravendita che avrebbe reso la casa municipale proprietaria del caratteristico lungomare scongiurando il rischio di una privatizzazione selvaggia. Con nota protocollo 19042 l'Agenzia del Demanio sede di Siracusa aveva inviato, in ottemperanza alla legge che attribuisce diritto di prelazione ai comuni per gli immobili messi in vendita dallo Stato, una lettera con cui si metteva a conoscenza l'amministrazione dell'epoca (i fatti risalgono all'anno scorso e con precisione il 7 aprile del 2005) della decisione di mettere in vendita la piazzetta Brancati in ottemperanza alla legge finanziaria del 2005. Unitamente a tale missiva la casa municipale ricevette l'offerta di vendita di un altro spazio demaniale, posto in contrada Fossa con lettera protocollo n° 19043. Alle due missive la Casa municipale rispose con lettera a firma dell'allora assessore ai lavori pubblici Sebastiano Zocco con cui informava l'Agenzia del Demanio relativamente alla disponibilità dell'amministrazione all'acquisto.
Una disponibilità che però rimase tale ed a cui non seguì nessun passo concreto. L'Agenzia del Demanio infatti inviò un riscontro alla Casa municipale comunicando il prezzo di entrambi gli immobili, ma questa fu l'ultima comunicazione tra l'Agenzia ed il Comune, tanto da indurre l'ente statale a procedere con i pubblici incanti ad oggi risultati deserti. Secondo i calcoli dell'Agenzia del Demanio, per la piazzetta Brancati, che si estende lungo una superficie di 2.313 metri quadri, il comune avrebbe dovuto corrispondere una somma pari a 29.143,80 euro quale prezzo di cessione, e 48.573 come somma dovuta per occupazione delle aree nel limite della prescrizione quinquennale. Per lo spazio pari a 300 metri quadri di contrada Fossa il Demanio aveva richiesto 3.780 euro più 6.300 euro quali somme dovute per l'occupazione delle aree nel limite della prescrizione quinquennale. Probabilmente le carenze di tipo finanziario dell'ente municipale pachinese e le difficoltà di liquidità fecero desistere gli amministratori dal dare seguito alla richiesta. Sorprende comunque come della vicenda, all'epoca dei fatti, non fosse trapelato nulla, così come all'oscuro è stata lasciata la cittadinanza in merito alla decisione di desistere dall'avviare le procedure di acquisto della piazzetta e dello spazio di 300 metri quadri. Tale spazio secondo taluno corrisponderebbe a quello ricavato dopo la demolizione delle “case del porto”, ossia delle antiche strutture che furono abbattute nonostante la loro vetustà poiché insistenti su territorio demaniale e per le quali, nonostante le richieste, non erano state rinnovate le concessioni al contrario di come invece è accaduto per altri immobili. Recentemente il commissario regionale ha dato notizia di voler procedere all'acquisto della piazzetta dando incarico di istruire un nuovo iter per conoscere i dettagli della vendita. Ricomincia nuovamente dunque la procedura.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 19-05-2006 - Categoria:
Cronaca