PACHINO - Agricoltura in ginocchio. E' questa la fotografia di un comparto che ha registrato negli ultimi mesi una serie di eventi a cascata che hanno lasciato segni profondi tra gli addetti ai lavori. Si parla di danni già superiori ai 500milioni di euro. Un altro aspetto preoccupante riguarda i rincari, che da qualche giorno stanno facendo impennare i prezzi di frutta e verdura sui banchi dei mercati e sugli scaffali della grande distribuzione. Secondo il centro studi di Confagricoltura, «è un copione già visto troppe volte». Il gelo ha colpito alcune produzioni con una conseguente diminuzione dell'offerta. I rincari al consumo riguardano minimamente gli incassi delle aziende agricole. Nel comprensorio agricolo pachinese è recente la consegna al macero di un intero raccolto di zucchine da parte di numerose aziende del comprensorio. Il corto circuito aveva determinato una situazione solo all'apparenza paradossale, facendo diventare non conveniente effettuare il raccolto del prodotto, visti i bassissimi livelli di prezzo corrisposti al produttore. Il centro studi di Confagricoltura, per quanto concerne le quotazioni di alcuni prodotti come le zucchine, per esempio, registra un calo all'origine, toccando un prezzo inferiore a un euro a kg, con una riduzione di 14 centesimi per chilogrammo, pari al 12,5% in meno rispetto alla settimana precedente e leggermente inferiore a quella della stessa settimana dello scorso anno.
Edmondo Pisana è il responsabile commerciale di una delle più grosse e meglio organizzate realtà del comprensorio produttivo Igp. «Bisogna distinguere tra quello che rileva lo studio di Confagricoltura, che non conosco bene nel dettaglio - dichiara Pisana - e la situazione che si registra nel nostro territorio. Se ci basiamo su un prezzo al kg di zucchina grezza, ovvero non lavorata, qui parliamo di un prezzo che va tra 1,50 e 1,80 euro al kg. Con la lavorazione arriviamo intorno a 2 euro circa». Quali le origini di queste difficoltà di un intero settore al quale sono collegate le sorti di tante famiglie e imprese nel comprensorio Pachino-Portopalo? «L'annata ha fatto registrare un susseguirsi di eventi, naturali e non, che hanno effetti disastrosi sulla produzione e la competitività delle imprese del comprensorio. Penso - aggiunge Edmondo Pisana - all'alluvione di novembre, al freddo, agli scioperi che hanno finito per penalizzare quasi esclusivamente le aziende produttrici». «Non abbiamo un attimo di tregua da più di tre mesi a questa parte. In questo modo, e con questi eventi a catena, mantenere certi parametri di sviluppo non solo diventa complicato ma quasi impossibile, non tralasciando la crisi generale che attanaglia l'Italia e la Sicilia in particolare a livello agricolo». Tornando all'analisi di Confagricoltura, viene rilevato che se ci sono particolari rincari al consumo degli ortofrutticoli questi non dipendono dai produttori agricoli, che invece confermano, evitando eccessivi aumenti dei prezzi all'origine, il ruolo antinflattivo del settore. «Questo - prosegue Confagricoltura - anche se il reddito degli agricoltori è pregiudicato sia dalle minori entrate sia dai maggiori costi».
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 14-02-2012 - Categoria:
Economia