Fedagri bacchetta la gdo
"Le catene distributive si devono impegnare in un'adeguata valorizzazione e promozione delle produzioni ortofrutticole Igp (Indicazione Geografica Protetta), evitandone il più possibile l'assoggettamento alle ordinarie regole di
mercato". Questo l'incitamento di Paolo Bruni, presidente di Fedagri-Confcooperative, lanciato a Bologna in occasione della prima edizione di "So Fresh". Condivisibile l'esortazione della Federazione sennonché le logiche e le politiche della Grande Distribuzione Organizzata, perlopiù in mani straniere, sono sempre orientate alla massimizzazione del profitto. I dati presentati da Bruni sono stati rilevati da una indagine condotta da Agroter. La stima del valore complessivo per i 45 ortofrutticoli certificati IGP è stata, nel 2005, di 165 milioni di euro alla produzione e di 275 milioni di euro al consumo, con all'incirca 190 mila tonnellate commercializzate, pari soltanto all'1,5% della produzione nazionale ortofrutticola lorda vendibile. Oggettivamente cifre ancora modeste se si considerano gli elementi che contraddistinguono questi prodotti:origine geografica e territoriale, controlli garantiti da organismi esterni alla filiera, certezza di modalità produttive tradizionali e standard di qualità codificati in disciplinari.(g.c)
Fonte:
Fruitecom.it il 28-01-2007 - Categoria:
Economia