PACHINO - Nuovo filone polemico a Pachino. Oggetto del dibattito nato in occasione dell'incontro pubblico organizzato dalle forze sindacali locali in merito all'aumento della spazzatura, è l'abbattimento, avvenuto quasi 25 anni fa del vecchio palazzo municipale. «Vi dico di chi è la responsabilità dell'abbattimento del vecchio municipio, -ha tuonato il sindaco Giuseppe Campisi-. autori dello scempio e responsabili di avere fatto abbattere quello che da tutti era ritenuto il vero palazzo storico della città fu l'allora sindaco Franco Bartolo ed ora sindacalista». Campisi mostra la delibera con la quale la giunta di allora, (si era nell'ottobre del 1984) sancì la demolizione del vecchio palazzo comunale e l'affidamento dei lavori alla ditta Garofano Angelo che ne curò i lavori di abbattimento per 16 milioni e 350 mila lire. «Bartolo in quella giunta risultava assente, -ha continuato il sindaco Campisi- ma era alla guida della città e dunque non poteva non sapere dato che decisioni di questo tipo non si prendono dall'oggi al domani. La giunta fu presieduta dall'allora vicesindaco Emanuele Mazzara e fra gli assessori che firmarono decretando la demolizione del palazzo c'era Salvatore Caldera e Michelangelo Blandizzi che oggi si erge a tutore della legalità ed a capo della rivolta popolare per la difesa della città».
Campisi dunque affonda le mani nella storia di Pachino ed in quello che viene considerato uno degli episodi maggiormente negativi prodotti dalla politica. Oggi al posto di quello storico palazzo c'è un piccolo parcheggio per non più di 20 posti auto, mentre il palazzo municipale non ha più una sede storica ed è in continua ricerca di locali per la sistemazione degli uffici. «Ecco chi vuole il bene di Pachino, -ha continuato Campisi- ma un giorno i pachinesi mi rimpiangeranno». Pronta la replica di Michelangelo Blandizzi, firmatario della delibera di demolizione del vecchio palazzo municipale e già vicesindaco dell'amministrazione Campisi. «Non avendo giustificazione alcuna da apportare al suo inqualificabile operato ed allo scempio che sta producendo in città ed alle tasche dei pachinesi, -ha affermato Blandizzi- ecco che il sindaco cerca di rivangare il passato diffondendo notizie tendenziose. Non dice il sindaco Campisi che quella delibera fu adottata per motivi di urgenza dopo diversi pareri che ne evidenziavano i pericoli di imminenti crolli. La stessa delibera nelle motivazioni riporta come il palazzo fosse ormai irrimediabilmente compromesso a causa delle varie lesioni nei muri maestri. Campisi invece di parlare del passato, renda note per una questione di trasparenza, tutte le inchieste giudiziarie a suo carico e la smetta di fare danni alla città».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 26-06-2008 - Categoria:
Politica