PACHINO - Continua a fare discutere negli ambienti politici il project financing relativo alla discarica di Pachino bocciato dal consiglio comunale e dunque depennato dal piano triennale delle opere pubbliche. Ad intervenire sull'argomento è stato l'ex assessore ai lavori pubblici Michelangelo Blandizzi che ha seguito in parte da assessore le vicende legate alla discarica di Coste Sant'Ippolito. "Innanzitutto, ha affermato Blandizzi- non bisogna fare confusione tra l'ampliamento del secondo comparto della discarica e la realizzazione del project financing. Il primo infatti è un progetto che sarà portato a termine a breve tempo, deliberato durante la fase in cui ricoprivo la carica di assessore e che permetterà a Pachino di poter continuare a scaricare per altri 5-6 anni. Questo progetto prevede la realizzazione dell'ampliamento della discarica con un prestito della BCC di Pachino di circa 600 mila euro che sarà erogato non appena il bilancio sarà esecutivo. Il secondo invece, -ha continuato Blandizzi- è un progetto molto complesso di cui non si hanno molte certezze e di cui non si parla dei presunti pericoli".
Secondo l'ex assessore oggi si fa molta confusione e si vorrebbe fare passare il project financing per un semplice allargamento e messa in sicurezza dell'esistente discarica. "In primo luogo, -ha continuato Blandizzi- va detto che la messa in sicurezza di una discarica si fa giorno per giorno e fa parte della normale gestione, dunque non comporta spese una tantum. Poi non si dice che il project financing prevedeva delle attività sperimentali con determinati margini di rischi quali lo sfruttamento di biogas che sarebbe stato accumulato in bomboloni a pressione ed usato per fare muovere delle turbine. Non è stato poi detto che si voleva fare a Pachino un centro per lo sfruttamento dei fanghi del percolato che sarebbe servito per l'intero sud Italia così come oggi avviene a Crotone. Nessuno si chiede quali rischi comporti tutto questo"?
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 14-08-2007 - Categoria:
Politica