PORTOPALO - Proseguono le polemiche in merito alla sospensione dei lavori dell'immobile di Scalo Mandrie. Agostino Campisi, attuale delegato del sindaco all'interno del Gal Eloro, attacca l'amministrazione comunale, colpevole, a detta di Campisi, di non aver bloccato a suo tempo i lavori. «Lavori che non dovevano neanche cominciare», ha aggiunto Agostino Campisi. I titolari del costruendo immobile, dopo aver incassato con amarezza la sospensione dei lavori, per decisione della Soprintendenza di Siracusa, in un documento inviato all'organo che ha emesso il provvedimento, ribadiscono l'intenzione di andare avanti a tutela dei rispettivi diritti, sottolineando che «ove mai si dovesse demolire l'edificio, saranno chiamati a rispondere di tutti i danni connessi e consequenziali all'edificazione e alla demolizione, tra gli altri, il Soprintendente e il responsabile del servizio, firmatari del provvedimento».
La richiesta è, pertanto, di immediata revoca del provvedimento di sospensione dei lavori. In paese la vicenda è molto seguita. L'opinione pubblica, anche in questa occasione, si è divisa tra chi sottolinea le ragioni del proprietario, invitandolo a non demordere nella battaglia legale, e chi si schiera con la parte che vuole la demolizione dell'immobile, che in estate ha trovato nella giornalista e scrittrice Roberta Corradin l'esponente di punta di questo gruppo. La vicenda, di sicuro, è ben lontana dal suo epilogo e si prevede una disputa in tutte le sedi giurisdizionali a colpi di ricorsi e carta bollata.
SER.TAC.
Fonte:
LaSicilia.it il 16-09-2008 - Categoria:
Cronaca