PACHINO - Settimana decisiva, quella che si è aperta ieri, per la vita politica della maggioranza che sostiene il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto. Nei giorni scorsi il primo cittadino ha incassato l'appoggio di due componenti del «gruppo dei nove» che hanno revocato il loro sostegno al presidente del civico consesso passando con il «gruppo dei sette» che chiedono il ritorno alle origini della maggioranza di governo. A revocare il sostegno ai nove, è stato anche l'ex vicesindaco Michelangelo Blandizzi definito, nel documento stilato dai consiglieri dissidenti, come Coordinatore degli enti locali di Forza del Sud.
«Non ho mai ricevuto alcuna nomina ufficiale, -ha affermato Blandizzi- ed ero stato chiamato solo a cercare di mediare una situazione divenuta obiettivamente complessa. Le forze politiche erano arrivate a stilare un documento che poi è stato modificato e che mi vede assolutamente estraneo. Per questo motivo, inserire a mia insaputa il mio nome nel documento "dei nove" è arbitrario ed infondato». Tuttavia, nonostante questi passaggi, le posizioni si sarebbero arenate raggiungendo una situazione di stallo. Il primo cittadino al momento tace, e non ha neppure ufficializzato il documento programmatico attorno al quale la compagine di governo dovrebbe vedere ricompattare la propria maggioranza.
Ma il problema maggiore, a questo punto, sembra essere legato non tanto agli equilibri politici, quanto alle galoppanti inchieste di natura giudiziaria, sulla quale, con il passare delle ore, emergono alcuni particolari. Durante l'ultima visita della Guardia di Finanza infatti, sarebbero state passate al vaglio numerose delibere, ma gli atti che avrebbero attirato maggiore attenzione nell'ambito delle rubriche sport e spettacolo, sarebbero legate all'edizione 2010 del carnevale pachinese. Si tratta di una manifestazione che vide coinvolte diverse scuole che parteciparono al carnevale con la realizzazione di tre carri allegorici tra cui uno che rappresentava lo stesso sindaco Bonaiuto.
Gran parte delle manifestazioni furono curate dall'associazione Pro Loco di Pachino a cui sono stati liquidati diversi rimborsi spesa a seguito della presentazione di regolari fatture. Appare chiaro, dunque, come le Fiamme gialle vogliano vedere chiaro sulla regolarità della fatturazione e sulla trasparenza degli atti che hanno comportato degli esborsi per l'ente comunale. In questo ambito, tuttavia, va notato, che il comune non rimborsa neppure un centesimo di ciò che non sia stato rendicontato.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 21-06-2011 - Categoria:
Politica