Leggendo ciò che dichiara il sindaco in questi giorni mi sento costretto a farmi e a fare delle domande ben precise.
Il sindaco dichiara, infatti, che deve nominare gli altri due assessori tecnici, anche con lo scopo di rimpolpare le sue scarse truppe consiliari. Ma se sono tecnici, gli assessori, che c’entrano i consiglieri ?
Non è che il famigerato mercato delle vacche, come lo chiama lui, si è riaperto ?
A questo punto, però, devo fare una considerazione che riguarda la politica pachinese e i consiglieri attualmente in carica. Come può, infatti, pensare di potere ottenere il consenso di consiglieri che lo hanno sfiduciato ? Oppure li ritiene facilmente convincibili ?
Oppure non si è ancora svegliato e sta continuando a farci vivere l’incubo di un comune senza guida e senza sostanza ?
Staremo a vedere. La cosa che però viene fuori è che, il modo in cui si stanno svolgendo le dinamiche politiche, di queste ultime settimane, presuppone una condizione: che la politica e chi la incarna, sia senza onore, senza dignità e senza quella necessaria carica morale a rappresentare una città. Come definire, dunque, chi ha sostenuto un progetto e un’azione politica e poi, bellamente, nel giro di poche ore cambia repentinamente idea ?
Io li definisco uomini senza onore, senza dignità politica e senza sostanza. Quaquaraquà, come direbbe Totò.
Certo è possibile e consentito cambiare idea e, a volte, è sinonimo d’intelligenza, ma solo quando dietro esiste un progetto alternativo valido e credibile. In questo caso, a parte la sopravvivenza di personaggi che non sono mai stati utili alla città, cosa si vede dietro ?
Si vedono scambi di voto, lottizzazioni sospette, promesse di lavoro, compravendita di coscienze, un tanto al chilo, per quello che valgono.
Intanto si rimane abbarbicati alla sedia come le patelle (quelle di scoglio intendo) senza provare alcun sentimento di vergogna.
So benissimo che è inutile dirlo, ma chiedo ai consiglieri che hanno firmato la sfiducia, e poi non votato, Guarnaschelli e Aprile, di dimettersi dalla carica rivestita, entrambi eletti per decisione del proprio partito, che li ha voluti premiare.
Datevi una possibilità di recupero, etico e non solo, lasciate il posto che non meritate e date spazio alla politica. Ve ne saremmo tutti grati e riprendereste, per molti di noi, un’immagine pubblica più accettabile. Smentite tutte le illazioni e fate vedere che se non riuscite a dare un contributo vi fate, correttamente da parte, come hanno fatto i vostri assessori, che voi stessi avete spinto e indotto a dimettersi.
E smettetela di esprimere falsità e dichiarazioni spudorate sui metodi di gestione di un partito che, a vostro dire, non condividevate.
Non siete in grado di farlo, non siete legittimati. Se non l’avete mai detto e fatto prima, adesso non siete credibili. Le vostre meschinità hanno spazzato via tutta la fiducia che era stata riposta in voi. Chi fa politica nel centrosinistra c’è sempre, anche quando le cose vanno male e non solamente quando bisogna ottenere qualcosa.
Abbiate, dunque, l’onestà di ammettere di essere parte integrante e nutriente del partito del qualunquismo, che nella Pachino in vendita, impera e distrugge tutto. Coscienze e uomini, dignità e onore.
Pachino, 01/06/2007
Turi Borgh