PACHINO - Nessuna schiarita nella crisi politica che attanaglia l'amministrazione Campisi. Il primo cittadino ieri non ha proceduto alle nuove ed attese nomine assessoriali. Si allungano dunque i tempi della verifica, e la giunta continua ad essere monca ed a lavorare a regimi ridotti. Ad oggi il chiarimento chiesto con forza da Rinascita di Pachino nei confronti della Margherita non si è avuto. È questo il nodo che ha di fatto bloccato il rimpasto o comunque l'integrazione che si era resa necessaria dopo l'estromissione di tre dei sette assessori.
Il sindaco ha ormai concluso il giro di consultazioni con i singoli partiti, ma le conclusioni non sono state ancora tratte.
A voler chiudere la partita in tempi brevi è il movimento Rinascita di Pachino. Per questo il presidente del consiglio Salvatore Blundo, esponente storico del movimento civico, ha convocato per martedì 19 una seduta di consiglio comunale con all'ordine del giorno l'elezione del difensore civico. Un punto questo, strettamente collegato agli equilibri politici di giunta e che finisce dunque per essere strumentale e di stimolo all'intera compagine al fine di raggiungere celermente un equilibrio politico nuovo ed un assetto stabile in tempi brevi e comunque prima di affrontare la seduta consiliare.
Ad oggi comunque c'è una sicura certezza: la richiesta da parte di Rinascita di Pachino di ottenere delle scuse ufficiali dalla Margherita per quelle che vengono definite delle illazioni gratuite sulla refezione scolastica e sull'appalto chiacchierato. Nel caso in cui le scuse non arrivassero, ci sarebbe l'istanza di estromissione della Margherita o comunque dell'esponente di governo ritenuto responsabile del polverone che si è alzato sulla questione refezione scolastica.
In ogni caso, difficilmente gli esponenti della lista civica Rinascita di Pachino accetteranno, alle condizioni attuali, di continuare a sedere attorno allo stesso tavolo con gli esponenti del partito di Rutelli come se nulla fosse accaduto.
Altro nodo da sciogliere è la posizione dei Democratici di sinistra. La richiesta dell'assegnazione di un assessorato non è un mistero ed è stata ufficializzata dallo stesso segretario Borgh. La quercia però dovrebbe rinunciare alla vicepresidenza del consiglio. Da qui la posizione tutt'altro che unitaria dei diessini.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 12-12-2006 - Categoria:
Cronaca