PACHINO - Ritorna sui muri della città la politica locale. Il partito dei Verdi, dopo la dirompente uscita dalla compagine amministrativa dell'assessore Nicola Amenta, ha dato alle pubbliche affissioni un manifesto nel quale viene fornita la chiave di lettura del divorzio tra il sindaco ed il loro esponente di giunta. Nel manifesto in primo luogo viene rimproverato ad alcuni esponenti di maggioranza l'avere ingenerato un clima non sereno nei confronti del rappresentante amministrativo degli ambientalisti, mettendo in giro voci ed illazioni circa una durata limitata nel tempo dell'incarico di governo. In secondo luogo si imputa invece direttamente al primo cittadino di avere logorato il rapporto con l'amministratore per questioni che esulano da semplici rapporti politici. “Ultimamente l'assessore dei Verdi è stato fatto oggetto di vero e proprio linciaggio politico e di denigrazioni, -scrivono i Verdi di Pachino- e tutto questo perché l'assessore aveva un rapporto collaborativo e proficuo con il dirigente del settore ecologia, persona che il sindaco mal gradisce per motivi non chiari ma certamente non imputabili a incapacità”. Ancora una volta dunque le critiche rivolte al primo cittadino non fanno riferimento alla conduzione politico-amministrativa della casa municipale ma a delle difficoltà nei rapporti interni alla squadra di governo.
Poi le critiche al centrosinistra, reo di essere pronto a subentrare nelle posizioni appena liberate nonostante, senza veli, i partiti del centrosinistra pachinese abbiano fatto scelte diverse durante la campagna elettorale. Quindi la dichiarazione di aperta belligeranza con l'amministrazione: “La federazione dei Verdi, locale e provinciale, -si dice- cessa qualsiasi rapporto politico con il sindaco giacché non garante di lealtà, correttezza e perspicuità nei nostri confronti. I Verdi a Pachino saranno sempre presenti e naturalmente si occuperanno di salvaguardia dell'ambiente e del territorio rimanendo una forza di centro sinistra ma non di questo centro sinistra in dissonanza su tutto e in assonanza su niente”. Stoccate anche nei confronti del centrosinistra nelle sue varie componenti: “su una cosa i partiti del centrosinistra sono d'accordo: occupare due dei tre assessorati potenzialmente vacanti. Noi usciamo da quest'inciucio fatto di poltrone, di numeri, di ricatti politici e di occupazione di posti strategici anche fuori della casa comunale”.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 11-11-2006 - Categoria: Politica